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Impianti tecnici: sostituire il vaso d'espansione
Il vaso d'espansione di una caldaia da riscaldamento può deteriorarsi e bisogna sostituirlo per avere un impianto funzionante. Importante è vedere se l'acqua sia passata nella zona riservata all'aria a pressione. Qui si spiega come controllare che sia da cambiare e dove intervenire. I costi e i risparmi possibili.
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Il problema riscontrato
Anche se viene immessa acqua dalla rete, nell'impianto di riscaldamento si nota che la pressione aumenta di poco o affatto. Oppure varia troppo durante l'accensione dei termosifoni. E' il momento di controllare il vaso d'espansione, che non sia rotto e che non funzioni più.
 
Che cosa può essere successo
Il vaso d'espansione di una caldaia non è altro che un recipiente formato da due vani contrapposti e suddivisi da una membrana elastica che mantiene le due zone sigillate. Nella prima vi è aria e nella seconda acqua. L'aria viene immessa tramite un normale valvolino, non dissimile da quello delle ruote di automobili, e poi chiuso. Durante il riscaldamento l'acqua, che passa tramite l'impianto nella seconda zona del vaso, si espande per il fatto che la temperatura fa aumentare di volume l'acqua stessa, e preme contro la membrana facendo aumentare la pressione della camera d'aria, che si contrae assorbendo l'aumento di volume dell'altra parte. In questo modo il vaso d'espansione funziona come una valvola che tiene sotto controllo la pressione dell'acqua nella caldaia. Con il ricaldamento aumenterà di poco.
Quando tale aumento non è regolare può essersi rovinata la membrana del vaso che, a forza di contrarsi e distendersi nelle sue originarie dimensioni, per le differenti pressioni cui è sottoposta, si lesiona in minuscoli fori. Bastano quelli per lasciar passare acqua dalla zona a essa riservata verso la parte che contiene aria.
L'impianto non funziona più o presenta problemi.
 
Come controllare che il vaso sia lesionato
Per controllare che non vi sia acqua nella zona riservata all'aria nel vaso, bisogna cercare il valvolino. Esso è posto nella parte bassa del vaso. Esso è un recipiente di lato o sul retro della caldaia, a forma diversa secondo i tipi, a volte circolare, altre quadrangolare, della capacità di vari litri, secondo la potenza dell'impianto. Ecco, in basso si trova il valvolino da aprire svitando il tappetto. Poi basta premere nella zona centrale come nelle ruote delle nostre auto, per far uscire aria. Se viene fuori acqua, vuol dire che la membrana interna è rotta. Allora bisogna cambiare l'intero vaso d'espansione.
 
Cambiare il vaso d'espansione
Per sostituire il vaso rotto bisogna avere tra le mani il libretto d'istruzioni della caldaia. Si cerca il modello della stessa e si può acquistare il pezzo nuovo, il vaso, in un negozio di articoli per impianti termici. Il costo dovrebbe aggirarsi sui 100 euro, secondo i modelli.
Per sostituirlo bisogna svitare due bulloncini che stringono i tubicini che servono da collegamento in entrata e in uscita verso l'acqua dell'impianto. Per questo bisogna chiudere i rubinetti che si trovano nella parte bassa della caldaia. Operazione non difficile che si risolve chiudendo tutti e quattro i rubinetti (due per il riscaldamento e due per l'acqua calda).
Con una chiave apposita si svitano i suddetti bulloncini del vaso d'espansione e lo si tira fuori lentamente, senza danneggiare le altre parti della caldaia. Quindi si infila il nuovo vaso riavvitando i collegamenti.
Naturalmente bisogna prima aprire la caldaia svitando i pannelli che la tengono coperta di fronte e, se occorre, di lato.
 
Il risparmio
Il vaso d'espansione sostituito dovrebbe già essere pronto e a pressione con l'aria interna. Per sicurezza bisogna controllare, sempre tramite il valvolino alla base, che la pressione sia quella indicata nel libretto di istruzioni della caldaia, (in genere un'atmosfera). Con un manometro come quello per gonfiare le ruote delle auto. Oppure, se non si possiede in casa un compressore, si può provare, prima di montare il vaso stesso, presso un distributore di benzina. E poi procedere alla sostituzione nella caldaia.
Sembra un'operazione complessa ma, per chi è aduso a fare da sé, non è poi difficile. Ci sarà soddisfazione finale e, soprattutto, un bel risparmio di denaro, che non è male di questi tempi.


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