Un
impianto di riscaldamento a termosifoni per riscaldare in maniera
efficace e uniforme ha bisogno di alcune regolazioni. Esse dipendono
dal tipo di caldaia, da dove essa è posizionata, dalla pompa, dagli
ambienti da riscaldare e, naturalmente, dai corpi scaldanti.
In questa pagina si tratta in generale del problema quando si
notino delle irregolarità nell'impianto, ma si leggano anche le altre
informazioni nel menu principale
di sezione.
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Quasi
sempre, specialmente se l'impiantista abbia soltanto proceduto
all'accensione della caldaia, la prima volta, e non abbia controllato
come i termosifoni riscaldino i singoli vani, è possibile che si
riscontrino delle mancanze nella funzionalità dell'insieme. Capita che
alcuni caloriferi mostrino zone fredde a zone calde, oppure che non
riescano proprio a ricevere acqua calda, o anche che siano molto
differenti, come temperatura da altri in diverse zone della casa o
dell'edificio servito dalla stessa caldaia.
Non
analizziamo il caso in cui le dimensioni dei tubi siano calcolate
in modo maldestro, cosa che succede di rado stante la buona
approssimazione con i normali diametri in commercio e considerando le
normali superficie da riscaldare. Ci soffermiamo più su altri aspetti
dell'impianto che possano incidere sul problema riscontrato. Ed essi
sono:
1) l'insufficiente potenza della caldaia; 2) la pompa non adatta a mandare l'acqua necessaria per il numero dei termosifoni; 3) l'aria nei termosifoni; 4) la non corretta apertura o chiusura dei detentori.
Per
i normali appartamenti o le case di non
eccessive dimensioni sono più che sufficienti le caldaie di potenza
fino a 35 kilowatt (corrispondenti a circa 30'000 chilocalorie, basta
dividere i watt per 1,163). Per un calcolo approssimativo si moltiplica
30 kcal a metro cubo per i metri cubi, appunto, da
riscaldare. Sarebbe un grosso errore se fosse insufficiente la caldaia
già installata. Il problema si presenta di rado e solo quando si
aumenta, per fusione con altre unità immobiliari, l'unità precedente e
originaria.
Si
tratta di quel motore che spinge l'acqua calda nei termosifoni
aspirando, di converso, l'acqua che si è raffreddata dopo aver
rilasciato calore, attraverso i termosifoni stessi, negli ambienti. Un
circolo chiuso che passa nella caldaia dove l'acqua torna a
termperatura di
impostazione. Quindi il ricircolo.
Che succede se la pompa, probabilmente per il numero di termosifoni dislocati, o per le altezze differenti dei singoli ambienti non riesca a mandare l'acqua calda dappertutto? Ecco che alcuni termosifoni non ricevono flusso e restano freddi. In questo caso bisogna agire, se possibile, sulla pompa e regolarla per aumentare la potenza o la velocità. Differentemente non resta che farla sostituire.
Solo se
il rimedio non riguarda interventi di natura tecnica e con pezzi da
modificare si può agire semplicemente con le nostre mani, usando al
massimo un cacciavite. E' il caso dell'aria nei termosifoni oppure la
regolazione dei detentori, come viene spiegato nelle pagine apposite
della stessa sezione del fai da te sugli impianti.
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