Un
impianto di riscaldamento con tubi di rame, come quello idrico, è
soggetto talora a perdite delle quali non sappiamo spiegarci il motivo.
Oppure, studiando bene la situazione, è possibile capirne la ragione e
il rimedio. Succede che un artigiano, un idraulico, non è sempre pronto a sistemare il problema, oppure questo non è tanto grave da giustificare la presenza di un professionista che, di questi tempi di crisi, costa troppo. Anche per questo la nostra sezione s'interessa di fornire i giusti consigli tecnici a chi abbia un minimo di dimestichezza con le cose di casa. Basta seguire ciò che si dice in questa pagina e si vedrà che si può fare da solo. |
Queste
istruzioni sono valide per risolvere, una volta per tutte, una perdita
di poche gocce di acqua che si verifica in una tubazione di rame
allacciata a un collettore, per esempio, o a un'altra tubazione
mediante un raccordo ad anello, cosiddetto o-ring.
Si vedrà che cosa può succedere, in questi casi, anche se si continua a stringere il dado. Oppure cosa sia già successo per colpa di impiantisti poco esperti. Il punto vede gocciolare acqua con poca intensità, ma continuamente per cui la caldaia, nel caso del riscaldamento, perde pressione durante la giornata. E ogni santo giorno bisogna reimmettere acqua dalla rete. Lo stesso problema potrebbe essere riscontrato osservando appunto la perdita di pressione nella caldaia, ossia se vediamo che essa si abbassa di un decimo o più dopo breve periodo, anche di un paio di giorni o di una settimana. Esiste allora una perdita da scoprire nell'impianto.
Trovata
la zona della perdita bisogna
dotarsi di:
Molto probabilmente, se si tratta di un
impianto di riscaldamento, bisogna scaricare l'acqua dallo stesso
impianto. Si apre il rubinetto di lato al termosifone posto più in
basso nell'edificio e si fa uscire l'acqua finchè non viene fuori solo
aria. Si spegne la caldaia.
Nel caso di impianto di acqua non da riscaldamento, per esempio del bagno, basta chiudere il rubinetto di adduzione o una chiavetta di arresto nei pressi del punto dove intervenire.
Il
sistema o-ring è formato da un dado, da un anello interno spaccato,
ossia non del tutto circolare, aperto per un millimetro circa alla
fine, quindi da una rondella e da una guarnizione di gomma che viene
spinta dentro una incanalatura tra tubo e parte maschia del sistema
o-ring.
La chiave serve a svitare il dado e a mettere a nudo tutte le parti componenti. Che cosa può essere successo? La guarnizione si è rotta, si è deteriorata, oppure si è deformata per l'eccessiva pressione esercitata dalla rondella spinta dal dado al momento della chiusura del sistema.
Non
importa se ancora qualche goccia d'acqua viene fuori dal circuito: non
danneggerà la canapa (chiamata anche stoppa da molti, perché ferma la
perdita). Si arrotolerà tale canapa attorno al tubo di rame. Nel punto che fa cambaciare la rondella con la gomma della guarnizione, o ciò che ne resta. Se si è deformata la guarnizione di gomma, si sarà deformato anche il tubo, spinto eccessivamente dall'anello aperto contro la rondella. Quindi si riavviterà il dado con la chiave, lentamente, ma fino a che non si noterà che resta poco spazio per la fine della vite interna. Fatto. Basta riempire di nuovo la caldaia con acqua: c'è un'apposita chiavetta che collega quella alla rete, sotto, in genere sulla destra. E, una volta portato l'impianto a una atmosfera, questo è il livello richiesto dalla caldaia, in genere, si potrà controllare se la perdita è stata eliminata. Si verifichi per qualche giorno. Poi, se necessario, si potrà dare un ulteriore messo giro di dado. Se funziona così, sarà per sempre. Diversamente bisogna ripetere l'operazione con maggiore canapa, oppure scegliere il rimedio indicato in un'altra pagina. Torna al menu del fai da te con altre informazioni inerenti l'argomento trattato in questa pagina. |
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