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Come fare un contratto d'affitto
Il contratto d'affitto non è altro che l'insieme dei patti che stabiliscono il locatore, proprietario dell'immobile, e il conduttore, colui che fruirà dello stesso immabile. In questa pagina trattiamo specialmente la locazione a uso transitorio, molto utile per gli studenti universitari. A tal proposito le leggi di riferimento sono la n. 431 del 9 dicembre 1998, in particolare l'art.5, e il decreto 30 dicembre 2002, che ha precisato le condizioni della locazione e ha fornito diversi schemi di contatto.
 
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Il contratto d'affitto
Il contratto d'affitto per uso transitorio serve a tutti coloro che abbiano esigenze di stablirsi in una data località per un tempo determinato. In base al decreto del 2002 summenzionato, per gli studenti universitari, tale durata deve essere compresa fra i 6 mesi e i 36 mesi. Ogni clausola diversa è nulla e il contratto rientra automaticamente nei limiti suddetti. Se si volessero superare i 36 mesi, esso sarà ridotto a 36 mesi, e se si volesse stabilirlo in meno di 6 mesi esso sarà di 6 mesi (art.3 del decreto). Nel caso di esigenze lavorative, la durata del contratto deve essere compresa fra un mese e diciotto mesi (art.2 del decreto).
Vi è una possibilità, soltanto per il conduttore, colui che prende in locazione l'immobile urbano, (difatti si parla di edifici destinati ad abitazione), di recedere per gravi motivi dal contratto stesso inviando una lettera raccomandata 3 mesi prima della scadenza. In assenza di disdetta, il contratto si rinnova, per un uguale periodo, tacitamente. Nel caso di affitto per uso transitorio non è previsto, invece, che il locatore possa recedere dal contratto.
Il canone è stabilito, nella sua forma massima, da accordi territoriali, per cui spesso si trovano appartamenti con lo stessa richiesta di pigione, se di uguale superficie, nella stessa zona e con le medesime caratteristiche.
La stessa normativa del 2002 stabilisce che si devono usare i modelli allegati alla stessa per le esigenze comunque di uso transitorio.

Forma e contenuto del contratto
Il contratto per uso transitorio, per il quale è vietata la sublocazione, deve contenere, come riportato anche nei modelli da utilizzare, le seguenti indicazioni:
  1. la generalità delle parti (locatore e conduttore);
  2. la descrizione e l’ubicazione dell’immobile, che deve essere in un comune sede di ateneo o limitrofo;
  3. l’indicazione dell’importo del canone di affitto mensile;
  4. le modalità di versamento (devono comunaue essere tracciabili);
  5. la durata della locazione (nella misura minima e massima previste);
  6. l’espresso riferimento al corso universitario al quale è iscritto il conduttore presso la locale università;
  7. l'espressa dichiarazione, da parte del conduttore, di aver ricevuto le informazioni e la documentazione, compreso l’attestato, sulla prestazione energetica dell'immobile locato. In caso di mancata dichiarazione all’APE (l'agenzia che cura tali attestazioni energetiche), il locatore e il conduttore sono soggetti al pagamento, in solido, di una sanzione amministrativa. Tale pagamento della sanzione amministrativa non esenta comunque dall’obbligo di presentare la dichiarazione all’APE entro 45 giorni.
Il contratto di locazione per esigenze abitative transitorie di studenti universitari, coem sopra decritto, deve essere redatto utilizzando un apposito modello predisposto dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture nel decreto su tale tipo di locazione (DM 30 dicembre 2002, Allegato E). Il modello si riferisce alla piccola proprietà, nel caso di affitti concessi da grandi proprietari, come definiti dalla normativa, si rimanda alla pagina del decreto da cui sono scaricabili tutti i modelli previsti.

La ripartizione delle spese accessorie, come quelle condominiali, fra locatore e conduttore, è specificata nell'allegato G al decreto del 2002.
    Conclusioni
    Queste sono le principali e le indispensabili informazioni per chi, come studente o studentessa di università, si accinge a prendere in affitto un appartamento per gli studi che sta per intraprendere. Naturalmnente si può fittare anche in più persone la stessa abitazione. E' ovvio che, prima di tutto, bisogna cercare un immobile adatto allo scopo e che sia soddisfacente per le esigenze del conduttore o del gruppo di ragazzi che vivranno nella casa.
    A tale scopo è necessario leggersi tutti gli altri consigli e i suggerimenti del caso in un'altra nostra pagina cui si rimanda.

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