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Gli ingredienti
Per preparare la marmellata in
casa con le mele cotogne sono necessari i tre soliti ingredienti per
questo tipo di ricetta: le mele cotogne, lo zucchero e il
limone.
Per quanto riguarda le mele cotogne è necessario che esse siano
abbastanza
matura. Il fatto è che, in caso contrario, sarebbe difficile anche
eliminare la scorza perché si tratta di un frutto particolare che è
durissimo. Poi occorre lavare prima di sbucciare i pomi e quindi
sbucciarli, preferibilmente con un coltello del tipo adatto
anche a pelare le patate: si fa molto prima.
Oltre al torsolo vero e proprio, bisogna eliminare anche la parte che
lo circonda quando risulta molto granulosa. Si faccia attenzione perché
può essere più dura del resto della polpa.
Lo
zucchero da usare è quello
normale da cucina, poi occorre il succo di limone. Per procedere è
necessario usare una pentola capiente per il quantitativo di frutta, un
cucchiaio di legno, piuttosto lungo, i barattoli ben puliti e i
fornelli.
La preparazione
La preparazione della marmellata
di mele cotogne è particolare perché la frutta è particolare. Perciò
prima di accendere il fuoco, è necessario spezzettare la polpa con un
coltello ben affilato. Dove si sente qualcosa di troppo duro si
provveda a eliminarlo, resterebbe altrimenti qualche nodulo dentro la
marmellata. Quindi si accenda il fornello e si mantenga un fuoco prima
allegro e poi lento per tutto il tempo necessario alla bollitura della
frutta. Si aggiunge lo zucchero e il limone, subito.
Queste sono le operazioni da
fare:
- dopo aver lavato e
mondato la
frutta, si pone in una pentola a pezzi il èpiù èpossibile di
piccole dimensioni, il restio sarà spappolato dal calore con l'aiuto
del cucciagio di legno per mescolare;
- si fa cuocere a fuoco
lento aggiungendo una metà, in
peso rispetto alla frutta, di zucchero. Se abbiamo due chili di ele
cotogne è necessaripo un chilo di zucchero. In ongi caso di può
controllare lì'aspettyo del co,mposto mentre cuoce. Se appare poco
brillante si aggiujnga altro zucchero percvhé esso dipende anche dalal
dolcezza della frutta che, comè ovvio, non è sempre simile. Il limone
può essere nella proprozione di uno per tre chili di frutta;
- sarà sufficiente, generalmente, ma tutto
dipende da come la frutta resti sappolata, mezzora o poco più di
cottura.
Per ottenere un composto più denso, è
sufficiente tenerlo ancora sul fuoco, con la pentola
scoperchiata, in modo che l'acqua evapori. Si tenga conto che quando si
raffredda, la marmellata sarà più densa di come appare durante la
cottura, poiché lo zucchero si rapprenderà;
- i barattoli di vetro
devono essere puliti e preferibilmente sterilizzati in acqua bollente,
basta una bollitura di alcuni minuti, poi si possono lasciare capovolti
in
modo da perdere tutta l'acqua interna;
- si riempiono tutti i
barattoli con la marmellata
ormai pronta, usando il mestolo o un cucchiaio, avendo cura di
mescolare il
composto ogni tanto per tenerlo sempre ben amalgamato e omogeneo;
- i barattoli, ben
tappati, devono essere mantenuti a
testa in giù fino al raffreddamento avvenuto del prodotto. Questo serve
, soprattutto se non siano stati sterilizzati con acqua bollente, per
evitare che il prodotto si rovini. Dal gionro dopo la marmellata sarà a
disposizione. I barattoli aperti possono essere cosnervati nella
dispensa e non occorre il frigorifero.
Le difficoltà
Se
lo zucchero fosse esagerato, avremmo una marmellata molto dura, alla
fine. In quel caso si può scioglierla mediante la stessa procedura
della cottura, ma aggiungendo soltanto altra frutta.
Viceversa, se
troppo liquida, si può tornare a farla cuocere senza coperchio della
pendola per lasciare evaporare l'acqua in eccesso. Non è necessario la
procedura a bagno Maria dei barattoli in quanto la stessa temperatura
della marmellata calda continuerà, oppure effettuerà, l'opera di
sterilizzazione dei recipienti.
Commenti e conclusioni
Con questo tipo di conservazione
della frutta si ottiene un duplice scopo: il primo è quello di poter
utilizzare nel tempo un quantitativo di frutta che non era possibile
consumare al momento della sua maturazione, (è questo il caso di chi
abbia alberi di mele cotogne che danno molto prodotto nella raccolta),
il
secondo è di poter
risparmiare denaro. Il costo finale di un barattolo di marmellata così
ottenuto, difatti, è sicuramente inferiore a quello che si pagherebbe
in
un negozio di alimentari ma, nel contempo, si avrà un prodotto fatto, a
parte lo zucchero, soltanto di frutta, genuina
e saporita, senza conservanti di nessun tipo. In commercio, in questi
casi, usano la gelatina che sarebbe capace anche di fare della
marmellata apparente addensando acqua e zucchero soltanto! Torna all'indice delle ricette.
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