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Camera di lievitazione
Il
lievito madre (o naturale perchpè
prodotto naturalmente e con ingredienti alla portata di tutti) può
sostituire il lievito di birra nell'impasto per il pane. Qui si spiega
come preparare il nostro lievito madre, dalla cui qualità dipenderà
in gran parte anche la qualità del nostro pane.
In
primo luogo bisogna considerare
la temperatura dell'ambiente che deve essere sufficientemente elevata
(la
temperatura ottimale è di 20/25°C). Inoltre bisogna evitare
qualunque corrente d'aria, altrimenti il lievito madre rischia di non
partire
con la lievitazione o fermarsi. Il lievito va trattato come un bambino,
coperto, al caldo, per il tempo necessario alla lievitazione.
E'
consigliabile utilizzare un piccolo
vano caldo per la preparazione del lievito madre e se non esiste in
cucina
può essere utile un piccolo espediente. Si utilizza una zona di
un pensile, o un intero reparto non troppo grande, mettendoci anche un
pentolino con acqua calda. Quando si raffredda bisogna sostituirlo con
un altro pentolino con acqua calda, oppure si può riscaldare lo
stesso pentolino. In questo modo la nostra camera di lievitazione sarà
sempre ad una buona temperatura. Sarebbe meglio se si controllassero i
gradi interni al vano con un termometro, almeno nelle prime esperienze,
poi la stessa procedura non dovrebbe modificare la temperatura esatta
che
si è ottenuta con il sistema descritto.
Un
altro piccolo espediente è
quello di utilizzare il vano sopra il frigo che, come si può notare,
è caldo per il calore che il motore del frigorifero sprigiona.
Preparazione
Questo
metodo, semplice ed efficace,
non è l'unico da poter utilizzare, ma ha il vantaggio di non essere
lungo ed è stato testato più volte.
1)
In un recipiente di terracotta
o di materiale isolante (meglio del vetro o del metallo) bisogna
mettere
farina integrale e farina tipo 0 (può andar bene anche un pizzico
di farina di granturco) con un cucchiaino di zucchero o, meglio, di
miele.
L'impasto, realizzato con acqua naturale o minerale (non deve avere
cloro
perchè si fermerebbe la lievitazione) deve avere consistenza come
una crema. Non bisogna riempire tutto il recipiente per evitare che,
durante
la lievitazione, il lievito possa trabordare. Meglio, perciò, riempire
una metà della tazza.
2)
Una volta pronto l'impasto bisogna
metterlo nella suddetta camera di lievitazione senza chiudere
ermeticamente
il recipiente. Per consentire all'aria di circolare va bene coprire il
tutto con un panno di cotone.
3)
Dopo circa 12 ore, quando si sarà
notato che la lievitazione è avvenuta, (si vede dal volume aumentato,
dalle bolle sviluppatesi e dall'odore di fermentazione caratteristico
che
impara a riconoscere con l'esperienza), biasogna ricostituire il
lievito.
Si mescola il contenuto del recipiente e si aggiunge un po' di farina
ed
un po' di zucchero (o di miele) ed un po' d'acqua. La consistenza del
miscuglio
deve essere un po' più secca di prima, ovvero una via di mezzo con
quella dell'impasto per il pane.
Questa
operazione di raffrescamento
sarà ripetuta tre volte. ed il lievito è pronto all'uso.
Conservazione
Il
lievito così prodotto si
conserva quasi perennemente perchè viene ricostituito da una parte
dell'impasto del pane. In pratica si userà il lievito madre per
la preparazione della pasta e si conserverà una porzione dell'impasto
per il nuovo lievito che può essere raffrescato come nella procedura
precedente.
Si
può lasciare vari giorni
anche inutilizzato ed allora si seccherà, ma nulla è perduto
perchè basterà aggiungere un po' di farina, un po' di zucchero
o miele ed un po' d'acqua e riottenere il lievito madre
inziale.
Quando
dall'odore si nota che è
andato a male si può prepararne dell'altro senza alcuna preoccupazione.
Non
bisogna metterlo in frigorifero
perchè si addormenta e perde le sue capacità lievitative.
Questo
prodotti è adatto per
il pane, la pizza, le frittelle, le pizze rustiche ed altri tipi di
alimenti
cotti preparati con impasto a base di farina.
Nelle
altre pagine del sito sono
spiegate le ricette inerenti. Torna all'indice dell'alimentazione.
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