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L'indice glicemico di un alimento misura la velocità con cui aumenta la glicemia, che è la concentrazione di glucosio nel sangue, ogni volta che ingeriamo un alimento. Questo indice è in termini percentuali rispetto alla velocità con cui la glicemia aumenta in seguito all'assunzione di un alimento di riferimento (il glucosio ha un indice glicemico 100 ed è il più utilizzato come alimento di riferimento). Un eccessiva assunzione giornaliera di carboidrati è dannosa tanto quanto un eccesso di grassi o di altri macronutrienti. Tabella dell'indice glicemico di alcuni alimenti
1) L'indice glicemico cambia a seconda della varietà dell'alimento. In alcuni casi la differenza è modesta, in altri è altissima. 2) L'indice glicemico varia a seconda del grado di maturazione dell'alimento. 3) Negli cibi cucinati, l'indice glicemico varia a seconda degli ingredienti usati, della cottura e della preparazione. Bisogna inoltre tenere presente le seguenti considerazioni: 1) L'indice glicemico diminuisce all'aumentare dei grassi aggiunti ad un alimento. Questo perchè la digestione dell'alimento con i grassi è più lenta e, quindi, i carboidrati che contiene vanno in circolo più lentamente. 2) L'indice glicemico diminuisce se si aggiungono proteine ad un alimento, per lo stesso motivo precedente. 3) Infine il rilascio totale di insulina non dipende dall'indice glicemico, ma dal carico glicemico (prodotto dell'indice glicemico per la quantità di carboidrati ingerita). Il risultato delle precedenti valutazioni è una dieta equilibrata, in questo modo il carico glicemico è automaticamente sotto controllo, poiché la quantità di carboidrati è sotto controllo come i grassi e le proteine. |
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