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Il fico è
una frutta dolcissima al momento della sua maturazione, ma altrettanto
facilmente soggetta a inacidimento per la notevole presenza di acqua al
suo interno. Allora si presenta il problema su come evitare che vada a
male se, come capita a chi abbia alberi da cui prelevarla in quantità,
non si abbia il tempo necessario a smaltirla.
Il metodo della conservazione mediante essiccazione è il più economico e anche il più efficace, se si pensa a come poter riutilizzare, nei mesi successivi, questo saporito ed energetico prodotto della natura. Pur nella sua semplicità, il metodo di essiccazione deve essere attuato con la giusta tecnica per evitare un risultato inidoneo. I suggeirmenti che forniamo serviranno a operare nel modo corretto. Come
essiccarli al sole
La procedura di essiccazione può essere attuata, come avviene anche per altri casi di frutta, al sole come al forno. L'obiettivo è quello di eliminare quasi del tutto l'acqua che, come è noto, impedisce la conservazione nel tempo di ogni materiale organico portandolo al deperimento . Questi sono gli attrezzi necessari:
E' possibile anche evitare di
tagliare i fichi a metà, ma in questo caso occorre molto più
tempo di esposizione al sole e si corre il rischio di rovinare la
polpa per la permanenza dell'acqua. Duqnue è consigliabile tagliare il
frutto a metà, senza staccare le parti.
Siccome si tratta di un prodotto molto ricco di zuccheri, è facile che mosche e moscerini si depositino sulle superfici aperte, perciò occorre uan protezione tipo zanzariera. Questi veli, certe volte, possono essere ricvavati dalle confezioni delle uova di Pasqua o da cesti natalizi. Poi non resta che aspettare. In genere occorrono alcuni giorni di sole pieno, quattro o cinque, secondo le temperature e la grandezza dei fichi. Ma si possono controllare fino a che non restino leggermente morbidi e privi di acqua. Basta osservare la polpa interna che deve avere cristallizzato gli zuccheri per essere pronta alla conservazione. In questo caso, con le pressione delle dita, si stringono le due metà per farle combaciare di nuovo. Qualcuno usa inserire una mandolra all'interno, ma si tratta di gusti personali e non è affatto necessario. Poi si può conservare il prodotto ottenuto dentro barattoli di vetro tappati, senza alcun'altra procedura, da poggiare nei pensili della cucina, o dove pare più opportuno. Bisogna prestare attenzione, perciò è meglio aprire i fichi, che non vi siano vermi all'interno, fra i cigli della polpa, dove potrebbero annidarsi. Si tratta di piccolissimi animali che si cibano degli zuccheri, li digeriscono e mantengono umida la frutta, ovviamente, rovinandola. I vermi, bianchi e delle dimensioni di un paio di millimetri, devono essere scovati ed eliminati, anche se il calore del sole potrebbe portarli alla luce direttamente. Si ricordi che tali presenze non sono segni di pessima qualità dei fichi, difatti si trovano spesso anche dentro le ciliege e in altra frutta dolce. Qualora, dopo una prima esposizione al sole si noti che i cigli della polpa stiano scomparendo come forma, vuol dire che qualche piccolo verme è ancora dentro a nutrirsi. Questo è l'unico inconveniente dei fichi da essiccare, poi non occorre altra attenzione se non un periodico controllo dei barattoli, ma soltanto nei primi giorni, per notare se qualche moscerino si sia formato. Nel caso, basta svuotare il tutto e consentire all'aria di pulire automaticamente. Dopo qualche tempo, anche dopo una settimana, si potrà notare come i fichi si siano ammorbiditi leggermente nello stesso barattolo chiuso: è tutto normale. L'essiccazione fatta durante la produzione degli alberi, fornirà i dolcissimi fichi secchi, ottimi da mangiare nel periodo invernale, sempre che ci arrivino senza che finiscano prima. Come riutilizzarli
I fichi secchi si possono mangiare così come si presentano. Non occorre fare altro, anche se esistono ricette per dolci o di altro tipo. Torna all'indice dell'alimentazione. |
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