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Statistiche falsate: perché appaiono errate
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Il contatore e le statistiche
Ogni sito web che si rispetti non può fare a meno di un contatore delle visite. Non solo, occorre avere a disposizione le statistiche sui visitatori e interpretare i valori giornalieri oppure mensili e annuali. Così sarà possibile incrementare il traffico e riuscire a migliorare la resa, che può riguardare le vendite di prodotti e servizi oppure le entrate pubblicitarie.
Eppure talora, se non spesso, ci si accorge che qualcosa falsa le statistiche continuamente. Da che dipende tutto ciò?
 
Visitatori digitali
Il fatto è che i contatori e ogni altro sistema di controllo degli accessi alle pagine web, ma anche ai file che si possano scaricare, oppure alle informazioni che comunque sono depositate in un server, hanno la possibilità di visitare tutto mentre navigano in rete. E con essi bisogna intendere non soltanto le persone fisiche che digitano indirizzi o cliccano su link di altri siti, quanto anche gli spider dei motori di ricerca e di tutti i meccanismi che scandagliano il web alla ricerca di notizie che debbano esaminare.
E' il caso anche di Google, ma non solo. A meno che le pagine non siano tra quelle per le quali si vieti l'accesso mediante un'apposita comunicazione con il file robots, per bloccare una cartella, a esempio,  tutto ciò che esiste sui server del mondo è accessibile a tutti, software compresi. E proprio tali software lavorano instancabilmente, anche di notte, e fanno apparire, certe volte, una loro presenza nelle statistiche di un sito.
Il caso più interessante è quando si abbia costruito un contatore personale di download di file, per esempio. Allora sarà molto facile, esaminando gli indirizzi IP di chi vi abbia avuto accesso, come si tratti di motori di ricerca e non di visitatori umani. Lo si spiega con la moltitudine di ripetuti download effettuati a distanza ravvicinata. A meno che non si voglia pensare che si tratti di gente viziata o malata che scarichi giornalmente sempre lo stesso file. In realtà si può anche cercare a chi appartenga il dato indirizzo IP.
Più difficile è scoprire tali spider con le statistiche proprie del sito, delle pagine in html, per esempio. Allora bisogna ricorrere all'esperienza. Un caso molto palese è quello per cui Google visita con il nome del dominio googlebot.com e con la località individuata in Mountain Wiew di Santa Clara, in California, dove, negli Stati Uniti, ha appunto sede il quartiere generale di Google, le pagine di un qualsiasi sito. In questo caso può aiutare a detrarre dalle visite totali quelle che appaiono registrate, come media giornaliera, nelle pagine degli strumenti per webmaster, interessanti opzioni di controllo del proprio sito, alle quali possono accedere coloro che si sono registrati, appunto, su Google.

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