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A quanti succede che l'hard disk non funzioni più, che nemmeno
si riesca ad aprirlo quando si lancia il sistema operativo, anzi, che
non parta proprio nulla e il pc sembra morto? E' il caso in cui
alcune componenti elettroniche dello stesso hd si siano deteriorate o
siano in corto circuito. Sarebbero anche da sostituire se solo si
riuscisse a vedere con precisione la sigla che hanno. Come fare nel
caso, per esempio, che si voglia eliminare, anche soltanto per il
recupero dei dati del disco rigido, il famoso diodo Zener sulla linea
+5v o su quella +12v? Il fatto è che la miniatura del circuito
stampato non consente all'occhio umano di vedere chiaramente il tutto.
E nemmeno è utile una lente d'ingrandimento. C'è un metodo rapido
e senza costi?
Certo che sì, ecco come fare.
Una macchina fotografica e un treppiede |
Ci riferiamo al circuito stampato dell'hard disk, ma è un esempio che vale anche per tantissimi altri casi simili. Occorre
una macchina fotografica digitale con una buona risoluzione, almeno 5
milioni di pixels, e un treppiede. La procedura è facile da mettere in
atto:
- Si posizioni il disco rigido su un ripiano abbastanza illuminato e a breve distanza dall'obiettivo della fotocamera;
- quindi si inclini la stessa macchina fotografica in modo da fissarla in direzione ortogonale all'oggetto da fotografare;
- si
imposti la risoluzione al massimo ammesso dall'apparecchio che si
possiede e si scatti una o più foto, preferibilmente senza flash;
- si
tolga la memoria dalla fotocamera e s'infili nell'apposito lettore del
pc, oppure si usi il cavetto di collegamento che consente di scaricare
le immagini sul computer;
- si aprano le foto scattate e s'ingrandiscano con i sistemi del software di visualizzazione.
Tutto
fatto, semplice e rapido. L'immagine che appare, sarà abbastanza nitida
e grande da consentire di visualizzare ciò che si cerca nel circuito:
sigle, scritte e anche soltanto minuscoli componenti. Permetterà
di leggere e di sostituire, eventualmente, ciò che serve. Oppure,
come si dice in un'altra pagina di questa sezione, di eliminare, per il
momento, il diodo Zener in corto. Anche senza treppiede sarebbe
possibile, ma si capisce bene come l'immagine possa risultare mossa e
meno nitida. Anzi, per evitare che la stessa mano trasmetta un pur
minimo movimento alla fotocamera, sarebbe meglio utilizzare, oltre al
treppiede, anche l'autoscatto.
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