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Il rimborso citato sarebbe di 219,36 euro ma vediamo come mai si tratta di una truffa.
La pagina che si apre già mostra di avere qualcosa di sospetto, (basta vedere che tipo di indirizzo web ha, dove esiste anche la parola "enel" ma mista ad altre che non c'entrano nulla con l'azienda italiana). La vera prova che sia una truffa è data dal fatto che sono richiesti nome utente e password e, seppure si digitano dati a caso, si apre comunque una successiva pagina dove si realizza il vero e proprio tentativo di phishing, ossia il tentativo di carpire informazioni sensibili e riservate. Qui sono presenti delle caselle da riempire obbligatoriamente (così è riportato) con i dati della propria carta di credito. Quasi che i rimborsi si facessero su uno strumento creato soprattutto per pagare e non per ricevere denaro. Ed è ciò che deve insospettire al massimo. Dunque è la scoperta di un falso rimborso. Non bisogna digitare tali informazioni. Chi ingenuamente fornisse i dati della propria carta di credito potrebbe ritrovarsi addebitate somme che altri, forse da località anche fuori dell'Italia, spenderebbero a insaputa del titolare. Per verificare, invece che davvero ci sia un rimborso da parte dell'ENEL, si può telefonare, anche da cellulare, al numero verde 800 900 860 e chiedere notizia all'operatore fornendogli il proprio codice fiscale o il numero cliente che si ricava dalla bolletta. Altre informazioni e aiuti nell'indice web e pc. |
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