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Chiunque usi internet e la posta elettronica, sa come sia complicato
disfarsi dei tanti banner che troppo spesso invadono anche laddove non
servono. Per esempio nei messaggi email.
Occorre liberarsene e bisogna trovare un metodo il più sicuro
possibile. Non si tratta solamente di spazi occupati di lato alla
posta, soprattutto quando si usa direttamente un provider gratuito per
ricevere messaggi, ma anche di ricezioni indesiderate di email.
Succede perché i nostri indirizzi di posta elettronica sono venduti a
tutti coloro che ne usino per tali scopi propagandistici, peraltro non
sempre redditizi. Gli archivi di molte società sono zeppe di indirizzi
email di chi, forse ingenuamente, oppure senza farci troppo caso, abbia
accettato di ricevere messaggi pubblicitari di terze parti. Succede,
per esempio, quando ci si è iscritti a una newsletter o un sito. Si
tratta di un'opzione non obbligatoria, una casella da non spuntare.
Vediamo come cercare dei rimedi.
Come eliminare la pubblicità |
L'eliminazione della pubblicità, comunque essa sia, dalla posta
elettronica richiede una certa attenzione. Molti pensano che
fornendosi di un indirzzo a pagamento si resti immuni da tale problema.
Invece non si è mai salvi quando i nostri dati, comunque, sono
reperibili nella rete, nonostante le leggi vigenti sulla privacy.
Ecco alcuni consigli:
- quando si apre un messaggio di posta elettronica, è
sempre possibile mandare l'indirizzo da cui quello è
provenuto, nella posta
indesiderata, o lista
nera,
come in alcuni casi è chiamata. In tal caso non saranno accettati più
invii dall'indirizzo bannato. Però, si sappia che, spesso, sono
indirizzi
fallaci;
- un altro metodo, maggiormente efficace, è di cliccare
sul link, per legge dovrebbe essere nel corpo dello
stesso messaggio, cancellati
o unsubscrive.
Il fatto è che bisogna procedere in questa maniera per ogni tipo di
email ricevuta e che non si desidera ricevere più e l'operazione
potrebbe essere lenta, se le pubblicità ricevute ogni giorno siano
molteplici. Vi è da dire che mai
si comincia, mai diminuiranno simili messaggi;
- un terzo suggerimento, questa volta più energico e
definitivo, è di
cambiare indirzzo email facendosene uno del tutto nuovo e da non
fornire se non a siti che si ritengono sicuri, come può essere la
banca. Devi tener conto che anche Facebook può accedere alla posta
elettronica degli amici e trovare la tua email. Che fine faccia, non è
dato sapere.
La PEC, posta elettronica certificata, libera dalla pubblicità, ma
riceve messaggi soltanto da altrettanto certificate email. Non si
conosceranno mai messaggi da chi li abbia inviati da normail indirizzi.
Resterebbe la denuncia all'Autority, ma se ne ricava poco o nulla data
l'invasione di questi tipi di reclami. I consigli elencati sopra,
perciò,
costituiscono le strade più percorribili, con pazienza.
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