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<?xml version="1.0" encoding="utf-8"?> <urlset xmlns="http://www.sitemaps.org/schemas/sitemap/0.9"> <!--Url Extract: 2538--> <url> <loc>http://www.softwareparadiso.it/</loc> <lastmod>2010-12-02</lastmod> <changefreq>always</changefreq> <priority>1.0</priority> </url> <url> <loc>http://www.softwareparadiso.it/catalogo.htm</loc> <lastmod>2010-12-02</lastmod> <changefreq>daily</changefreq> <priority>0.9</priority> </url> <url> <loc>http://www.softwareparadiso.it/compra.htm</loc> <lastmod>2010-12-02</lastmod> <changefreq>daily</changefreq> <priority>0.9</priority> </url> <url> Ci sono anche altri parametri,
ossia la data della
modifica, la frequenza delle modifiche apportate a quella pagina e la
prorità
rispetto alle altre. Ma, senza disperare e per fortuna, ci sono delle
utility
che fanno tutto da sole. Eccone una qui:
Seoutility.
Buona soprattutto per siti con due o tremila pagine da estrarre.
Se Google ti dà un errore nella sitemap, una volta caricata sul sito, può darsi che sia l'ultimo rigo di quella costruita nel modo precedente. Oppure la parte finale. Allora elimina tutto fino a lasciare la seguente ultima riga di codice: </urlset> e ricaricala. Vedrai che dopo pochi minuti Google ti metterà la spunta, accanto al file, nell'area riservata ai webmaster, che tutto è a posto. Come aprire il file? Con Notebook. Si consiglia di salvare la sitemap con il nome sitemap.xml, naturalmente va caricata nella cartella principale del sito. Un altro sito che ti consente di generare sitemap online, in genere fino a 5000 indirizzi, è questo qui: XML Sitemap Generator. La differenza con il link precedente sta nel fatto che questo è un po' più lento. Mentre nel primo occorrono pochi secondi, mezzo minuto per 3000 indirizzi, qui ci vuole circa un quarto d'ora. In compenso il sistema è molto più efficiente e scava nel profondo del tuo sito alla ricerca delle pagine che lo compongono. Dove il primo trovava 3000 pagine questo ne scova 5000.
E' vero che il motore di
ricerca trova da solo gli
indirizzi delle pagine memorizzate sui server, ma ci impiega il suo
tempo
e qualcosa potrebbe anche essere ignorata. Non così se forniamo
direttamente a tale motore l'elenco completo di ciò che contiene
il nostro sito. In modo che ogni volta che modifichiamo una pagina, e
poi l'aggiorniamo sul sito con ftp o con i file
manager
dei server dove il nostro sito è archiviato, non si debba aspettare
chissà quanto, finché i robots inviati dai motori di ricerca
scandaglino.
Mentre, nel frattempo, la pagina ancora non aggiornata appare
sulle ricerche effettuate dai naviganti. Si può ovviare a questo
inconveniente con la sitemap, letta molto più costantemente e in tutti
i suoi dati. Che ne diresti, infatti, se
cambiassimo
tutte le parti iniziali delle pagine, per esempio, e dovessimo poi
cambiarle
di nuovo per un errore di battitura di cui ce ne se accorge solo dopo
aver
tutto aggiornato e mandato al server? Lavoro sprecato. Mentre con la
sitemap
si comunica rapidamente il cambiamento dopo l'upload.
Si dirà: ma se modifico tutte le pagine, ci impiego tanto di quel tempo che posso aspettare che il motore trovi le nuove pagine. Sì, a patto che non si abbia un software che apre in contemporanea tutte le pagine per poterle aggiornare con un solo comando: trova e sostituisci, di cui si dirà altrove. Torna all'indice della sezione di web e pc per visualizzare altre importanti pagine relative alla tua ricerca. |
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