Visitare Rapallo Chissà perché a Rapallo sembra che ci sia più luce di altri posti, sempre il sole, il cielo ampio, la veduta dell'intorno vasta. Quasi che il mare amplifichi la volta celeste e la faccia diventare un corpo unico dentro il quale vivere. Mentre passeggi lungo il viale accanto alle onde, tra gli alberi e il traffico urbano, vedi il castello in fondo e ci arrivi a controllare che sia effettivamente qualcosa di antico. Come è. Allora ti fermi su una panchina e ascolti gli uccelli, o il lieve fruscio delle onde, o i giovani che ridono, oggi non c'è scuola. Chiedi a qualcuno cosa c'è da vedere. Ti rispondono tutto. E se ne vanno come se avessero davvero detto ogni cosa. Poi ti accorgi che puoi assistere a avvenimenti sportivi nel palazzetto, oppure aspettare la sera per ammirare le luci, i colori che si diffondono sullo specchio d'acqua, a confernare come il giorno sia speciale da queste parti. E i monti vicini. C'è un santuario lassù, domani. E ti dicono, cosa strana, che troverai anche un cimitero per gli animali, a metà del percorso. E sei curioso. Sali in macchina, ti hanno riferito di una stradina, una vecchia costruzione, poi lo troverai da te. Il cimitero. E come?! Non scorgi davvero una croce di legno con una scritta? Il nome di un cane: Briscola. Come il mio, pensi, che strano ancora. Ma era vivo quando sono partito. Rapallo. Lo ha rapito. Ridi da solo. Il panorama della città è stupefacente. La natura e l'urbano diventano fratelli, gemelli, parenti stretti. Non ti viene di meglio per definire lo spettacolo. Il golfo, il territorio e le case. Sei curioso di andare a incontrare gli alunni dell'istituto tecnico Natta. La tua visita non è di quelle di chi è alla ricerca di dove mangiare, di dove dormire e, mancherebbe, di dove andare a servirsi di altro. Fisiologico. Troppo poco. Vuoi leggere i volti delle persone, scavare nei loro pensieri. Se fosse vero quanto hai letto in libri che trattano di Rapallo. Certo il castello è particolare, o solo uno dei tanti, con la sua torre, il colore delle mura, gradevole, dissimetrico come ti piacciono le costruzioni, non stupide, insignificanti, ridondanti di sé stesse. E la bandiera che sventola in cima. Le finestra sparse sulla facciata, non allineate del tutto, bello. Gli angoli trattati. A luglio fanno una festa e lo incendiano. Ma non posso aspettare tanto. Ci tornerò, magari. Ecco i ragazzi, gli stessi del libro. Adesso ricordi. Magari quello può essere colui che sa ipnotizzare le menti. E il suo amico, sempre allegro. Può essere. Hai chiesto loro di villa Tigullio, tanto per guardarli da vicino, ti hanno indirizzato in via Luigi Casale, la parte che sfocia verso il mare. Grazie. Sì, per visitare il museo del Merletto e la biblioteca Internazionale. Al primo e al secondo piano della villa. Bella, il prato, la pace, gli alberi ancora. Ci vado nel pomeriggio. Vorrei cercare il romanzo. Chissà. E lo trovi. E' scritto grande L'ipnotizzatore di anime stanche. Lo hai già letto altrove. Te lo ripassi, hai ancora qualche giorno di vacanza a Rapallo e vuoi controllare la fantasia, se corrisponda a come hai esplorato questo posto. Torna al sommario di una gita a... |
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