Ricordi di LOVERE A Lovere, in provincia di Bergamo, ma ai confini con quella di Brescia, sul lago d'Iseo, ci si arriva da Clusone tramite una gola finale dopo la quale si apre alla vista uno spettacolo naturale incantevole. Sotto la strada che scende si scorge una simpatica cittadina lungo la costa del lago e di fronte il vasto specchio d'acqua. La vastità è misurabile equiparandola alle strette valli fin allora attraversate nelle prealpi orobiche della bergamasca. Di fronte altri paesi, come Pisogne, ed una tranquillità inimmaginabile, forse anche per la lunga strada che attraversa in piano tutta Lovere. Poco prima c'è un altro piccolo centro, Sovere. Tanto che mi pareva che li potessi mettere insieme, come un unico centro abitato, forse una volta inteso come "luogo di sopra" e "luogo di sotto". Non so se può essere così, ma a me piaceva crederlo anche in considerazione che in inglese "low" vuol dire basso e "so" di Sovere può significare "su" o "sopra". Nessuno dei miei alunni delle medie diede troppa importanza a questa mia supposizione, cosicchè la tenni per me. Il clima di Lovere, cittadina signorile ed elegante per le sue costruzioni, le sue strade, le sue piazze ed i suoi abitanti, era dolce, come mi aveva detto la signora Antonietta (che mi affittò un bell'appartamento), stesso nome di mia moglie, e lo potetti constatare all'arrivo dell'autunno ed anche dell'inverno. La primavera fu tiepidissima. Lungo il lago ci sedevano nelle panchine sparse a guardare l'acqua e a riposare con la mente, in un ambiente gradevole com un dipinto e accogliente. E' questo uno dei ricordi più belli della città di Lovere, ma anche qualche simpatico avvenimento mi resta ora per sempre dentro. Un mio alunno era parente di Giacomo Agostini, il famoso motociclista, ed infatti somigliava tantissimo ed era un ragazzo educatissimo a scuola (e sempre a posto con i capelli, come il suo famoso parente). Poi, un giorno per caso feci una domanda per avere una casa di edilizia economica e popolare. Pensavo che lì ci sarebbe stata più possibilità di averne una in assegnazione, anche per la mia lontananza dalla residenza. E fu così, mi arrivò la lettera mentre ero in vacanza altrove, ma non vidi mai la mia casa sul lago d'Iseo: non risposi nulla e così venni dichiarato decaduto dal diritto. Non mi sono mai pentito di questo rifiuto: qualcun'altro, più bisognoso di me, avrà avuto ciò che desiderava. Il centro storico di Lovere era molto ben strutturato, si inerpicava lungo le pendici dei monti che sovrastavano il lago in un continuo e tortuoso percorso che, a piedi, appariva veramente gustoso. Il campanile della chiesa, ben visibile nel panorama cittadino, era di fronte la mia casa. Sentivo le campane suonare ad ogni occasione con molto piacere per il suono piacevole e intonato: molto spesso si potevano sentire delle vere melodie, come San Martino. Ci sono stato un solo anno, ma il più bello trascorso nelle valli e nei meravigliosi paesaggi naturali della provincia di Bergamo, quando anche la gioventù ti fa vedere l'ambiente circostante con ben più entusiasmo. Ma gli abitanti avevano comunque un cuore d'oro: bastava scoprirlo, con tatto, rispetto e poi con affetto. Dal mio paese, 24-02-2006 Raffaele Torna al sommario di una gita a... |
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