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A) CUCINA
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La
cucina è il locale destinato
a contenere tutte le attrezzature necessarie per la preparazione dei
pasti,
disposte in modo razionale ed organizzato in funzione delle fasi del
processo
produttivo: essa deve essere ubicata in modo da non essere attraversata
da percorsi sporchi quali ad esempio lentrata delle merci alla
dispensa
o magazzino, il rientro delle stoviglie sporche al locale di lavaggio.
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La
cucina deve essere strutturata
preferibilmente in forma squadrata o comunque tale da evitare per
quanto
possibile zone strette ed anfrattuose o nicchie difficilmente
raggiungibili
dalle operazioni di pulizia e lavaggio; qualora ciò sia inevitabile per
la conformazione del locale e la presenza di strutture portanti, tali
zone
scarsamente praticabili non possono essere calcolate ai fini del
conseguimento
della superficie minima regolamentare individuata nei requisiti
igienico edilizi.
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La
cucina deve essere realizzata
in modo da evitare il più possibile percorsi di ritorno rispetto al
flusso
di trattamento e sanificazione dellalimento (accesso materie prime
->
preparazione pre-cottura -> cottura -> eventuale
guarnizione -> servizio)
ed articolata in settori di lavorazione, fra i quali debbono essere
sempre
individuati almeno quelli destinati al lavaggio e alla lavorazione
preliminare
rispettivamente delle carni e delle verdure; detti settori, in base
alle
dimensioni del complesso della cucina, possono consistere in locali
autonomi, in vani separati dal resto della cucina tramite pannelli
lavabili
oppure in zone funzionalmente ben delimitate. Deve in ogni caso essere
assicurata unadeguata aerazione ed illuminazione del posto di lavoro.
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Il
settore carni e il settore
verdure devono disporre ognuno di proprio lavello (munito di comando di
erogazione dellacqua non manuale, anche con sistema a leva) e piano di
lavoro e dotati di utensili specifici e non utilizzabili per altre
funzioni
se non dopo accurato lavaggio; soprattutto per quanto riguarda il
settore
lavaggio verdure, esso deve essere ubicato in zona tale da non
comportare
lattraversamento della cucina da parte delle verdure non ancora
lavate.
In casi particolari la zona lavaggio verdure può essere collocata
nellambito
del locale dispensa (vedi punto C3).
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Inoltre
deve essere presente
una zona per la preparazione degli altri alimenti, ed in particolare
dei
piatti da consumarsi freddi; unulteriore zona, in genere adiacente
alluscita
dei pasti dalla cucina, può essere destinata alla finitura, guarnizione
e porzionamento finale dei piatti, dotata di apposito piano di lavoro;
per gli esercizi che dispongono di un locale office, interposto fra
la cucina vera e propria e le sale, le funzioni di finitura e
guarnizione
dei piatti possono essere effettuate in suddetto locale, purché sia
evitata
qualunque possibile coincidenza con percorsi sporchi, in particolare
con lappoggio delle stoviglie utilizzate nelle sale da pranzo,
destinate
al lavaggio. In detto locale office vanno mantenute le posate, le
tovaglie
e tovaglioli, le vetrerie, le bevande e, se necessario, la frutta e i
dessert
di immediato utilizzo per il servizio ai tavoli; tali alimenti, se
contengono
ingredienti deperibili, vanno conservati in mobile o vetrinetta in
grado
di assicurare la necessaria temperatura.
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La
cucina dispone infine di
una zona cottura: tutti i fuochi di cottura debbono essere dotati di
cappa
di aspirazione, dotata di filtri ed allacciata a canna fumaria.
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Tutti
i piani di lavoro della
cucina e settori annessi debbono essere in materiale idoneo al contatto
con alimenti, liscio, continuo, facilmente lavabile e disinfettabile.
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Tutte
le pareti della cucina
debbono essere piastrellate almeno fino a 2 mt. di altezza e, nella
parte
sovrastante i mt. 2, intonacate ed imbiancate; la separazione in
settori
di attività può essere effettuata tramite pannelli in materiale liscio,
lavabile, impermeabile e duraturo nel tempo (es.: laminato plastico)
senza
necessità di ulteriori rivestimenti. Il pavimento deve essere in
materiale
resistente e non assorbente, liscio, lavabile e disinfettabile, privo
di
pedane che possono favorire il rintanarsi di insetti nelle
intercapedini;
le finestre e le porte devono essere costruite in modo da impedire
laccumulo
di sporcizia ed avere superfici facilmente pulibili e se necessario
disinfettabili;
le finestre debbono essere dotate di reticelle o altre misure contro la
penetrazione di insetti.
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Deve
essere assicurata unadeguata
dotazione di contenitori per rifiuti, facilmente accessibili, dotati di
apertura a pedale o tale da non comportare comunque il contatto del
coperchio
con le mani degli addetti.
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Al
fine di prevenire possibili
infestazioni, il complesso della cucina e degli annessi settori o vani
di lavorazione e/o di lavaggio (compreso il locale sguatteria di cui al
successivo capitolo B), deve essere dotato di porte e finestre che
consentano
la chiusura ermetica del locale negli orari di inattività
dellesercizio
e comunque munito di dispositivi atti a prevenire laccesso di roditori
o insetti (coperture dei fognoli, tappi dei lavandini, ecc.). Le
eventuali
controsoffittature devono essere prive di aperture o fessure che
consentano
l'annidamento di agenti infestanti.
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Nella
cucina non possono essere
detenuti arredi od attrezzature non inerenti allattività di
preparazione
degli alimenti, così come oggetti personali degli addetti o destinati
allo svago (apparecchi radio, televisori, ecc.) in grado di accumulare
polvere o sporcizia nel locale.
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Per
gli esercizi di ristorazione
caratterizzati anche dalla produzione e somministrazione di generi di
pizzeria
è ammesso che la zona preparazione e cottura pizze possa essere
collocata
al di fuori della cucina, in una zona della sala da pranzo, a vista
dei consumatori, purché ben delimitata. Per i requisiti
specifici
dellattività di pizzeria si rimanda allopuscolo REQUISITI
PER PIZZERIE DA ASPORTO, precisando che la funzione di pizzeria
nellambito
della ristorazione non richiede depositi o servizi aggiuntivi rispetto
a quelli previsti per gli altri ristoranti.
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Posto
che per la conservazione
delle materie prime deperibili la collocazione idonea del o dei
frigoriferi
è individuabile nella dispensa o nel deposito, può essere ammessa la
disponibilità di attrezzature frigorifere nella cucina soprattutto per
quanto riguarda la conservazione di semilavorati deperibili (es.:
salse,
sughi, impasti) prodotti nellambito dellattività. Di norma, tali
semilavorati
non devono mai essere conservati nel medesimo frigorifero utilizzato
per
la detenzione delle materie prime non confezionate.
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Nel
complesso dellesercizio
(cucina, dispensa, deposito), la dotazione ideale di frigoriferi (o di
celle frigorifere) per la conservazione degli alimenti [senza quindi
calcolare
le attrezzature destinate alla conservazione di bevande fresche] a
temperatura
di refrigerazione da 0° a +4° oppure +8° in rapporto al tipo di
alimenti,
è rappresentata da 4 attrezzature: un frigorifero per prodotti cotti,
piatti pronti e semilavorati, uno per le carni, uno per le verdure, uno
per altri alimenti quali salumi, latte e latticini. Soprattutto in caso
di dotazione minore (mai comunque inferiore a 2) deve essere prestata
particolare
attenzione alla separazione dei generi alimentari per evitarne la
contaminazione
crociata. In ogni caso comunque la dotazione va individuata anche in
rapporto
alla quantità di merce che si intende detenere, onde evitare
laccatastamento
degli alimenti, al fine di impedire sia il contatto di un alimento col
fondo del recipiente soprastante, sia uninsufficiente circolazione
dellaria
allinterno del frigorifero. Tutti i frigoriferi e le celle frigorifere
debbono essere dotati di proprio termometro preferibilmente incorporato
allattrezzatura.
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A
meno di esigenze di stoccaggio
di rilevanti quantità di merce, per la conservazione degli alimenti
surgelati
e congelati è sufficiente la dotazione di un unico freezer, sebbene
appaia
opportuno disporre di un freezer di riserva. Allinterno del freezer i
prodotti congelati debbono essere sempre protetti da confezione o
pellicola
di plastica o altro materiale per alimenti, mentre i surgelati,
acquistabili
solo nelle confezioni protettive originarie, vanno mantenuti in esse
fino
al momento delluso.
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Per
effettuare allinterno
dellesercizio attività di congelamento di prodotti cotti o di materie
prime deve essere disponibile un abbattitore di temperatura con
congelatore
rapido. Solo per la pasta fresca e/o con ripieno lapparecchiatura
utilizzata
può consistere in un semplice congelatore, simile a quelli usati per lo
stoccaggio, dotato di termometro a lettura esterna e adibito
esclusivamente
allo scopo di portare lalimento a t° < -18°.
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all'indice sui ristoranti.
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