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Ristoranti, alberghi, pizzerie, pub: i requisiti igienici ed edilizi dei locali
Parti e argomenti della scheda: 
La tabella riportata in questa pagina costituisce un quadro molto utile per avere sotto controllo tutti i requisiti igienici ed edilizi richiesti per locali di nuova costruzione oppure esistenti.
La classificazione indicata nella terza colonna fa riferimento a ciò che risulta dal regolamento approvato dallo stesso comune.
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REQUISITI IGIENICO-EDILIZI
EDIFICI DI NUOVA COSTRUZIONE EDIFICI ESISTENTI EDIFICI CLASSIFICATI CAT. 1a, 1b, 2a, 2b
Superficie ventilante dei locali:  

minimo 1/8 della superficie del pavimento

Superficie ventilante dei locali:  

mantenimento delle forature preesistenti, se inferiori o uguali ad 1/8 comunque almeno pari ad 1/15 della superficie del pavimento

Superficie ventilante dei locali:  

mantenimento delle forature preesistenti, se inferiori o uguali ad 1/8 comunque almeno pari ad 1/16 della superficie del pavimento per gli edifici di cat. 2a e 2b; per gli edifici di cat. 1a e 1b, in caso di ripristino, per superfici ventilanti inferiori ad 1/16 devono essere previsti idonei sistemi di ventilazione meccanica

Illuminazione naturale:  

dev'essere assicurato un fattore medio di luce diurna almeno pari al 2% (requisito convenzionalmente soddisfatto se i vani sono dotati di una superficie finestrata pari ad 1/8 della superficie del pavimento al lordo dei telai; le parti vetrate che si trovano ad altezza inferiore a 0,80 m. non devono essere conteggiate)

Illuminazione naturale:  

dev’essere assicurata una superficie finestrata pari a 1/15 della superficie del pavimento al lordo dei telai; le parti vetrate che si trovano ad altezza inferiore a 0,80 m. non devono essere conteggiate

Illuminazione naturale:  

dev’essere assicurato un fattore medio di luce diurna almeno pari all’1% e per gli edifici di cat. 2a e 2b deve essere garantita anche una superficie finestrata pari a 1/16 della superficie del pavimento; le parti vetrate che si trovano ad altezza inferiore a 0,80 m. non devono essere conteggiate

Profondità massima dei locali:  

misurata perpendicolarmente al piano della parete finestrata, non deve essere superiore a 2,5 volte l’'altezza dei locali

Profondità massima dei locali:  

misurata perpendicolarmente al piano della parete finestrata, non deve essere superiore a 2,5 volte l’'altezza dei locali

Profondità massima dei locali:  

misurata perpendicolarmente al piano della parete finestrata, non deve essere superiore a 2,5 volte l’'altezza dei locali

Altezza dei locali:  
  • minima m. 3
 
Altezza dei locali:  

mantenimento delle altezze originarie, se inferiori o uguali a m. 3, comunque non inferiori a m. 2,70

Altezza dei locali:  

mantenimento delle altezze originarie, se inferiori o uguali a m. 3, comunque non inferiori a m. 2,40

Cucine  

Gli esercizi di ristorazione devono essere dotati di  

  • locale cucina con ricettività dell'esercizio fino a 50 posti tavola (superficie mq. 20)
  • locale cucina con ricettività dell'esercizio fino a 100 posti tavola (superficie mq. 25)
  • Locale cucina con ricettività dell'esercizio fino a 150 posti tavola (superficie mq. 30)
Cucine  

Gli esercizi di ristorazione devono essere dotati di  

  • locale cucina con ricettività dell'esercizio fino a 50 posti tavola (superficie mq. 20)
  • locale cucina con ricettività dell'esercizio fino a 100 posti tavola (superficie mq. 25)
  • Locale cucina con ricettività dell'esercizio fino a 150 posti tavola (superficie mq. 30)
Cucine  

Gli esercizi di ristorazione devono essere dotati di  

  • locale cucina con ricettività dell'esercizio fino a 50 posti tavola (superficie mq. 20)
  • locale cucina con ricettività dell'esercizio fino a 100 posti tavola (superficie mq. 25)
  • Locale cucina con ricettività dell'esercizio fino a 150 posti tavola (superficie mq. 30)
Dispensa  

La dispensa deve essere ubicata in vano autonomo, aerato direttamente o indirettamente e con lato minore non inferiore a mt. 1,5 comunicante direttamente con la cucina ed avente le seguenti dimensioni in funzione della ricettività:  

  • fino a 50 posti tavola (superficie mq. 8)
  • fino a 100 posti tavola (superficie mq. 12)
  • fino a 150 posti tavola (superficie mq. 15)
Dispensa  

La dispensa deve essere ubicata in vano autonomo, aerato direttamente o indirettamente e con lato minore non inferiore a mt. 1,5 comunicante direttamente con la cucina ed avente le seguenti dimensioni in funzione della ricettività:  

  • fino a 50 posti tavola (superficie mq. 8)
  • fino a 100 posti tavola (superficie mq. 12)
  • fino a 150 posti tavola (superficie mq. 15)
Dispensa  

La dispensa deve essere ubicata in vano autonomo, aerato direttamente o indirettamente e con lato minore non inferiore a mt. 1,5 comunicante direttamente con la cucina ed avente le seguenti dimensioni in funzione della ricettività:  

  • fino a 50 posti tavola (superficie mq. 8)
  • fino a 100 posti tavola (superficie mq. 12)
  • fino a 150 posti tavola (superficie mq. 15)
Sguatteria  

La superficie destinata a sguatteria anche se inserita nel vano cucina deve intendersi aggiuntiva degli spazi cucina come indicati nel precedente paragrafo e, dimensionata in funzione della ricettività:  

  • fino a 50 posti tavola (superficie mq. 5)
  • fino a 100 posti tavola (superficie mq. 5)
  • fino a 150 posti tavola (superficie mq. 8)
Sguatteria  

La superficie destinata a sguatteria anche se inserita nel vano cucina deve intendersi aggiuntiva degli spazi cucina come indicati nel precedente paragrafo e, dimensionata in funzione della ricettività:  

  • fino a 50 posti tavola (superficie mq. 5)
  • fino a 100 posti tavola (superficie mq. 5)
  • fino a 150 posti tavola (superficie mq. 8)
Sguatteria  

La superficie destinata a sguatteria anche se inserita nel vano cucina deve intendersi aggiuntiva degli spazi cucina come indicati nel precedente paragrafo e, dimensionata in funzione della ricettività:  

  • fino a 50 posti tavola (superficie mq. 5)
  • fino a 100 posti tavola (superficie mq. 5)
  • fino a 150 posti tavola (superficie mq. 8)
Deposito  

Il deposito deve essere parte integrante dell'esercizio e deve comunicare direttamente o indirettamente con l'esercizio stesso senza percorsi esterni, deve essere dimensionato in funzione della ricettività:  

  • fino a 50 posti tavola (superficie mq. 8)
  • fino a 100 posti tavola (superficie mq. 8)
  • fino a 150 posti tavola (superficie mq. 8)
Deposito  

Il deposito deve essere parte integrante dell'esercizio e deve comunicare direttamente o indirettamente con l'esercizio stesso senza percorsi esterni, deve essere dimensionato in funzione della ricettività:  

  • fino a 50 posti tavola (superficie mq. 8)
  • fino a 100 posti tavola (superficie mq. 8)
  • fino a 150 posti tavola (superficie mq. 8)
Deposito  

Il deposito deve essere parte integrante dell'esercizio e deve comunicare direttamente o indirettamente con l'esercizio stesso senza percorsi esterni, deve essere dimensionato in funzione della ricettività:  

  • fino a 50 posti tavola (superficie mq. 8)
  • fino a 100 posti tavola (superficie mq. 8)
  • fino a 150 posti tavola (superficie mq. 8)
Cucine (altri requisiti)  

Per gli esercizi con maggiore capacità ricettiva potrà essere richiesta una maggiore superficie degli spazi di lavorazione.  

Il locale cucina e comunque ogni locale ove vi sia installata apparecchiatura alimentata a gas, deve avere i requisiti strutturali previsti dal D.M. 12/4/96 (approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi, costruzione ed esercizio impianti termici alimentati da combustibili gassosi).  

Le cucine devono essere dotate di impianto di aspirazione delle esalazioni aventi le seguenti caratteristiche:  

  • cappa sui fuochi di cottura e comunque su tutte le attrezzature di cottura che producono fumi o vapori, debordante di un valore pari a 0.4 h, dove per h si intende la distanza del bordo della cappa dal piano di cottura
  • cappa dotata di idonea sezione filtrante, facilmente estraibile, dimensionata per una velocità di attraversamento dell'aria non superiore a 2 m/s con alla base idoneo raccoglitore per i depositi grassi
  • velocità dell'aria a bordo cappa compresa fra 0,25 e 0,50 m/s
  • reintegro di adeguata quantità di aria esterna filtrata e nel periodo invernale, trattata termicamente nella misura del 80% di quella estratta (rapporto da mantenersi costante per tutte le velocità di funzionamento degli impianti), con punto presa dell'aria esterna posizionata ad altezza non inferiore a mt. 2,50 del piano di campagna
  • comando unico di attivazione dell'impianto di estrazione e reintegro
Per gli impianti in cui è previsto un accentuato uso di sostanze grasse, dovrà essere prevista una ulteriore sezione filtrante antigrasso, a valle del ventilatore di aspirazione /espulsione, facilmente accessibile per le operazioni di pulizia e manutenzione.  

Gli impianti di cottura che utilizzano combustibili solidi devono garantire una concentrazione di materiale particellare all'emissione non superiore a 50 mg/m3.  

I camini saranno dotati di una presa di misura per campionamento fumi (manicotto di diametro di 2,5-3" chiudibile con apposito coperchio avvitabile), posizionata in un tronco rettilineo e verticale di lunghezza pari rispettivamente ad almeno 8 diametri per il tratto a monte e a 3 diametri per il tratto a valle del manicotto stesso; tale presa di misura sarà accessibile secondo le vigenti norme di sicurezza.  

Le esalazioni captate devono essere immesse in idonea canna esalatoria sfociante sul coperto (vedi comignoli)

Cucine (altri requisiti)  

Per gli esercizi con maggiore capacità ricettiva potrà essere richiesta una maggiore superficie degli spazi di lavorazione.  

Il locale cucina e comunque ogni locale ove vi sia installata apparecchiatura alimentata a gas, deve avere i requisiti strutturali previsti dal D.M. 12/4/96 (approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi, costruzione ed esercizio impianti termici alimentati da combustibili gassosi).  

Le cucine devono essere dotate di impianto di aspirazione delle esalazioni aventi le seguenti caratteristiche:  

  • cappa sui fuochi di cottura e comunque su tutte le attrezzature di cottura che producono fumi o vapori, debordante di un valore pari a 0.4 h, dove per h si intende la distanza del bordo della cappa dal piano di cottura
  • cappa dotata di idonea sezione filtrante, facilmente estraibile, dimensionata per una velocità di attraversamento dell'aria non superiore a 2 m/s con alla base idoneo raccoglitore per i depositi grassi
  • velocità dell'aria a bordo cappa compresa fra 0,25 e 0,50 m/s
  • reintegro di adeguata quantità di aria esterna filtrata e nel periodo invernale, trattata termicamente nella misura del 80% di quella estratta (rapporto da mantenersi costante per tutte le velocità di funzionamento degli impianti), con punto presa dell'aria esterna posizionata ad altezza non inferiore a mt. 2,50 del piano di campagna
  • comando unico di attivazione dell'impianto di estrazione e reintegro
Per gli impianti in cui è previsto un accentuato uso di sostanze grasse, dovrà essere prevista una ulteriore sezione filtrante antigrasso, a valle del ventilatore di aspirazione /espulsione, facilmente accessibile per le operazioni di pulizia e manutenzione.  

Gli impianti di cottura che utilizzano combustibili solidi devono garantire una concentrazione di materiale particellare all'emissione non superiore a 50 mg/m3.  

I camini saranno dotati di una presa di misura per campionamento fumi (manicotto di diametro di 2,5-3" chiudibile con apposito coperchio avvitabile), posizionata in un tronco rettilineo e verticale di lunghezza pari rispettivamente ad almeno 8 diametri per il tratto a monte e a 3 diametri per il tratto a valle del manicotto stesso; tale presa di misura sarà accessibile secondo le vigenti norme di sicurezza.  

Le esalazioni captate devono essere immesse in idonea canna esalatoria sfociante sul coperto (vedi comignoli)

Cucine (altri requisiti)  

Per gli esercizi con maggiore capacità ricettiva potrà essere richiesta una maggiore superficie degli spazi di lavorazione.  

Il locale cucina e comunque ogni locale ove vi sia installata apparecchiatura alimentata a gas, deve avere i requisiti strutturali previsti dal D.M. 12/4/96 (approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi, costruzione ed esercizio impianti termici alimentati da combustibili gassosi).  

Le cucine devono essere dotate di impianto di aspirazione delle esalazioni aventi le seguenti caratteristiche:  

  • cappa sui fuochi di cottura e comunque su tutte le attrezzature di cottura che producono fumi o vapori, debordante di un valore pari a 0.4 h, dove per h si intende la distanza del bordo della cappa dal piano di cottura
  • cappa dotata di idonea sezione filtrante, facilmente estraibile, dimensionata per una velocità di attraversamento dell'aria non superiore a 2 m/s con alla base idoneo raccoglitore per i depositi grassi
  • velocità dell'aria a bordo cappa compresa fra 0,25 e 0,50 m/s
  • reintegro di adeguata quantità di aria esterna filtrata e nel periodo invernale, trattata termicamente nella misura del 80% di quella estratta (rapporto da mantenersi costante per tutte le velocità di funzionamento degli impianti), con punto presa dell'aria esterna posizionata ad altezza non inferiore a mt. 2,50 del piano di campagna
  • comando unico di attivazione dell'impianto di estrazione e reintegro
Per gli impianti in cui è previsto un accentuato uso di sostanze grasse, dovrà essere prevista una ulteriore sezione filtrante antigrasso, a valle del ventilatore di aspirazione /espulsione, facilmente accessibile per le operazioni di pulizia e manutenzione.  

Gli impianti di cottura che utilizzano combustibili solidi devono garantire una concentrazione di materiale particellare all'emissione non superiore a 50 mg/m3.  

I camini saranno dotati di una presa di misura per campionamento fumi (manicotto di diametro di 2,5-3" chiudibile con apposito coperchio avvitabile), posizionata in un tronco rettilineo e verticale di lunghezza pari rispettivamente ad almeno 8 diametri per il tratto a monte e a 3 diametri per il tratto a valle del manicotto stesso; tale presa di misura sarà accessibile secondo le vigenti norme di sicurezza.  

Le esalazioni captate devono essere immesse in idonea canna esalatoria sfociante sul coperto (vedi comignoli)

Sala di sosta  

La sala di sosta deve essere dimensionata tenendo conto del rapporto di mq. 1,20 per ogni utente; nella sala sosta deve essere previsto tavolo e percorsi per la fruibilità dell'esercizio da parte di disabili come previsto dalla normativa di legge (D.M.236/89)

Sala di sosta  

La sala di sosta deve essere dimensionata tenendo conto del rapporto di mq. 1,20 per ogni utente; nella sala sosta deve essere previsto tavolo e percorsi per la fruibilità dell'esercizio da parte di disabili come previsto dalla normativa di legge (D.M.236/89)

Sala di sosta  

La sala di sosta deve essere dimensionata tenendo conto del rapporto di mq. 1,20 per ogni utente; nella sala sosta deve essere previsto tavolo e percorsi per la fruibilità dell'esercizio da parte di disabili come previsto dalla normativa di legge (D.M.236/89)

Dotazione di servizi igienici per il personale  
  • Fino a 10 addetti, n. 1 servizio igienico (tazza all'inglese e bidet)
  • oltre i 10 addetti, servizi separati per sesso
  • lavandino/i ubicati nell'anti in numero uguale alle unità igieniche
  • altezza minima mt. 2,40
dimensioni: in funzione degli ingombri funzionali minimi dei sanitari previsti nella scheda n. 3 del R.E. (vedi allegato n. 2).  

L'unità igienica per il personale di cucina deve essere prevista allo stesso piano e deve essere attigua all'ambiente di lavoro, eventuali altri servizi igienici, lo spogliatoio e la doccia possono essere ubicati anche ad altro piano del fabbricato compreso l'interrato purché funzionalmente e direttamente collegato all'esercizio e senza percorsi esterni

Dotazione di servizi igienici per il personale  
  • Fino a 10 addetti, n. 1 servizio igienico (tazza all'inglese e bidet)
  • oltre i 10 addetti, servizi separati per sesso
  • lavandino/i ubicati nell'anti in numero uguale alle unità igieniche
  • altezza minima mt. 2,40
dimensioni: in funzione degli ingombri funzionali minimi dei sanitari previsti nella scheda n. 3 del R.E. (vedi allegato n. 2).  

L'unità igienica per il personale di cucina deve essere prevista allo stesso piano e deve essere attigua all'ambiente di lavoro, eventuali altri servizi igienici, lo spogliatoio e la doccia possono essere ubicati anche ad altro piano del fabbricato compreso l'interrato purché funzionalmente e direttamente collegato all'esercizio e senza percorsi esterni

Dotazione di servizi igienici per il personale  
  • Fino a 10 addetti, n. 1 servizio igienico (tazza all'inglese e bidet)
  • oltre i 10 addetti, servizi separati per sesso
  • lavandino/i ubicati nell'anti in numero uguale alle unità igieniche
  • altezza minima mt. 2,40
dimensioni: in funzione degli ingombri funzionali minimi dei sanitari previsti nella scheda n. 3 del R.E. (vedi allegato n. 2).  

L'unità igienica per il personale di cucina deve essere prevista allo stesso piano e deve essere attigua all'ambiente di lavoro, eventuali altri servizi igienici, lo spogliatoio e la doccia possono essere ubicati anche ad altro piano del fabbricato compreso l'interrato purché funzionalmente e direttamente collegato all'esercizio e senza percorsi esterni

Spogliatoi per il personale:  
  • vano autonomo di superficie minima pari a mq. 6 fino a 5 addetti; per ogni ulteriore addetto deve essere incrementata la superficie di mq. 1,20
  • superficie finestrata minima di mq. 0,75;in assenza di superficie finestrata o con dimensioni inferiori a mq. 0,75 è ammessa aspirazione forzata continua che assicuri un numero minimo di 2 ricambi volumi ambiente/ora, con una velocità non superiore a 0,07 m/s. Le porte dovranno essere dotate di idonee griglie di ripresa nella parte inferiore, di superficie tale da permettere un reintegro d’aria pari a quella estratta e con velocità non superiore a 0,1 m/s.
Nel caso di spogliatoi ubicati nell’antilatrina, l’aerazione può essere consentita indirettamente tramite sopraluce, di superficie non inferiore a mq. 0,16, ubicato sulla parete di comunicazione del servizio igienico aerato direttamente dall’esterno.  

Nel caso che il servizio igienico sia dotato di aspirazione meccanica, tale sistema dovrà essere previsto anche nel locale antilatrina/spogliatoio, con grigliatura di dimensioni pari a quella sopracitata nella porta di accesso al locale.  

Espulsione aria sul coperto (vedi comignoli)

Spogliatoi per il personale:  
  • vano autonomo di superficie minima pari a mq. 6 fino a 5 addetti; per ogni ulteriore addetto deve essere incrementata la superficie di mq. 1,20
  • superficie finestrata minima di mq. 0,75;in assenza di superficie finestrata o con dimensioni inferiori a mq. 0,75 è ammessa aspirazione forzata continua che assicuri un numero minimo di 2 ricambi volumi ambiente/ora, con una velocità non superiore a 0,07 m/s. Le porte dovranno essere dotate di idonee griglie di ripresa nella parte inferiore, di superficie tale da permettere un reintegro d’aria pari a quella estratta e con velocità non superiore a 0,1 m/s.
Nel caso di spogliatoi ubicati nell’antilatrina, l’aerazione può essere consentita indirettamente tramite sopraluce, di superficie non inferiore a mq. 0,16, ubicato sulla parete di comunicazione del servizio igienico aerato direttamente dall’esterno.  

Nel caso che il servizio igienico sia dotato di aspirazione meccanica, tale sistema dovrà essere previsto anche nel locale antilatrina/spogliatoio, con grigliatura di dimensioni pari a quella sopracitata nella porta di accesso al locale.  

Espulsione aria sul coperto (vedi comignoli)

Spogliatoi per il personale:  
  • vano autonomo di superficie minima pari a mq. 6 fino a 5 addetti; per ogni ulteriore addetto deve essere incrementata la superficie di mq. 1,20
  • superficie finestrata minima di mq. 0,75;in assenza di superficie finestrata o con dimensioni inferiori a mq. 0,75 è ammessa aspirazione forzata continua che assicuri un numero minimo di 2 ricambi volumi ambiente/ora, con una velocità non superiore a 0,07 m/s. Le porte dovranno essere dotate di idonee griglie di ripresa nella parte inferiore, di superficie tale da permettere un reintegro d’aria pari a quella estratta e con velocità non superiore a 0,1 m/s.
Nel caso di spogliatoi ubicati nell’antilatrina, l’aerazione può essere consentita indirettamente tramite sopraluce, di superficie non inferiore a mq. 0,16, ubicato sulla parete di comunicazione del servizio igienico aerato direttamente dall’esterno.  

Nel caso che il servizio igienico sia dotato di aspirazione meccanica, tale sistema dovrà essere previsto anche nel locale antilatrina/spogliatoio, con grigliatura di dimensioni pari a quella sopracitata nella porta di accesso al locale.  

Espulsione aria sul coperto (vedi comignoli)

Servizi igienici per il pubblico:  

Fino a 50 posti tavola due unità igieniche singole, divise per sesso di cui una adeguata alla normativa per disabili (D.M. 236/89)  

  • da 51 a 100 posti tavola due unità igieniche per donne e due per uomini, uno di questi servizi igienici deve essere adeguato alla normativa per disabili (D.M. 236/89)
  • da 101 a 150 posti tavola tre unità igieniche per uomini e tre unità igieniche per donne, uno di questi servizi igienici deve essere adeguato alla normativa per disabili (D.P.R. 236/89)
Per gli esercizi con maggiore capacità ricettiva potrà essere richiesta una dotazione di unità igieniche  

proporzionalmente più elevata.  

- altezza minima mt. 2,40

Servizi igienici per il pubblico:  

Fino a 50 posti tavola due unità igieniche singole, divise per sesso di cui una adeguata alla normativa per disabili (D.M. 236/89)  

  • da 51 a 100 posti tavola due unità igieniche per donne e due per uomini, uno di questi servizi igienici deve essere adeguato alla normativa per disabili (D.M. 236/89)
  • da 101 a 150 posti tavola tre unità igieniche per uomini e tre unità igieniche per donne, uno di questi servizi igienici deve essere adeguato alla normativa per disabili (D.P.R. 236/89)
Per gli esercizi con maggiore capacità ricettiva potrà essere richiesta una dotazione di unità igieniche  

proporzionalmente più elevata  

- altezza minima mt. 2,40

Servizi igienici per il pubblico:  

Fino a 50 posti tavola due unità igieniche singole, divise per sesso di cui una adeguata alla normativa per disabili (D.M. 236/89)  

  • da 51 a 100 posti tavola due unità igieniche per donne e due per uomini; uno di questi servizi igienici deve essere adeguato alla normativa per disabili (D.M. 236/89)
  • da 101 a 150 posti tavola tre unità igieniche per uomini e tre unità igieniche per donne; uno di questi servizi igienici deve essere adeguato alla normativa per disabili (D.P.R. 236/89)
Per gli esercizi con maggiore capacità ricettiva potrà essere richiesta una dotazione di unità igieniche  

proporzionalmente più elevata  

- altezza minima mt. 2,40

Aerazione dei servizi igienici:  
  • naturale: finestra minimo mq. 0.60
  • forzata: con 5 ricambi orari e temporizzazione a 15 min. o con 2 ricambi orari continui; porte con griglie di aerazione nella parte inferiore;
  • espulsione aria (vedi comignoli)
Aerazione dei servizi igienici:  
  • naturale: finestra minimo mq. 0.20
  • forzata: con 5 ricambi orari e temporizzazione a 15 min. o con 2 ricambi orari continui; porte con griglie di aerazione nella parte inferiore;
  • espulsione aria (vedi comignoli)
Aerazione dei servizi igienici:  
  • naturale: finestra minimo mq. 0.20
  • forzata: con 5 ricambi orari e temporizzazione a 15 min. o con 2 ricambi orari continui; porte con griglie di aerazione nella parte inferiore;
  • espulsione aria (vedi comignoli)
Canne fumarie:  
  • essere dimensionate in funzione della massima portata termica e della loro altezza in conformità alle vigenti norme UNI-CIG
  • essere di materiale impermeabile resistente alle temperature dei prodotti della combustione e alle loro condensazioni, di sufficiente resistenza meccanica e di debole conduttività termica
  • essere collocate, se disposte nei muri esterni, entro tubi di materiale analogo od anche di cemento; l’intercapedine risultante fra canna e detto tubo deve essere in comunicazione con l’aria esterna solo nella parte superiore, ciò per evitare il raffreddamento della canna fumaria
  • avere andamento verticale rettilineo senza restringimenti
  • non accogliere più scarichi di fumi o di aeriformi analoghi
  • avere nella parte inferiore un’apertura munita di chiusura a tenuta d’aria, con doppie pareti metalliche, per la facile asportazione dei depositi degli incombusti, raccolta di condensa e ispezione del canale
  • non essere inserite in muri perimetrali o all’interno di vani edilizi con permanenza di persona se utilizzate per lo scarico di apparecchi di potenzialità superiore a 35 kW
  • essere poste a distanza superiore a cm. 20 rispetto a strutture lignee o avere una controcanna di materiale incombustibile (classe 0), con intercapedine di almeno 3 cm.
  • sfociare sul coperto (esclusione di espulsione a parete)
  • avere una coibentazione termica che garantisca un aumento massimo della temperatura di 2 °C, con l’impianto a regime, delle pareti esterne delle canne stesse o delle pareti interne o dei pavimenti dei vani su cui insistono.
Canne fumarie:  
  • essere dimensionate in funzione della massima portata termica e della loro altezza in conformità alle vigenti norme UNI-CIG
  • essere di materiale impermeabile resistente alle temperature dei prodotti della combustione e alle loro condensazioni, di sufficiente resistenza meccanica e di debole conduttività termica
  • essere collocate, se disposte nei muri esterni, entro tubi di materiale analogo od anche di cemento; l’intercapedine risultante fra canna e detto tubo deve essere in comunicazione con l’aria esterna solo nella parte superiore, ciò per evitare il raffreddamento della canna fumaria
  • avere andamento verticale rettilineo senza restringimenti
  • non accogliere più scarichi di fumi o di aeriformi analoghi
  • avere nella parte inferiore un’apertura munita di chiusura a tenuta d’aria, con doppie pareti metalliche, per la facile asportazione dei depositi degli incombusti, raccolta di condensa e ispezione del canale
  • non essere inserite in muri perimetrali o all’interno di vani edilizi con permanenza di persona se utilizzate per lo scarico di apparecchi di potenzialità superiore a 35 kW
  • essere poste a distanza superiore a cm. 20 rispetto a strutture lignee o avere una controcanna di materiale incombustibile (classe 0), con intercapedine di almeno 3 cm.
  • sfociare sul coperto (esclusione di espulsione a parete)
  • avere una coibentazione termica che garantisca un aumento massimo della temperatura di 2 °C, con l’impianto a regime, delle pareti esterne delle canne stesse o delle pareti interne o dei pavimenti dei vani su cui insistono.
Canne fumarie:  
  • essere dimensionate in funzione della massima portata termica e della loro altezza in conformità alle vigenti norme UNI-CIG
  • essere di materiale impermeabile resistente alle temperature dei prodotti della combustione e alle loro condensazioni, di sufficiente resistenza meccanica e di debole conduttività termica
  • essere collocate, se disposte nei muri esterni, entro tubi di materiale analogo od anche di cemento; l’intercapedine risultante fra canna e detto tubo deve essere in comunicazione con l’aria esterna solo nella parte superiore, ciò per evitare il raffreddamento della canna fumaria
  • avere andamento verticale rettilineo senza restringimenti
  • non accogliere più scarichi di fumi o di aeriformi analoghi
  • avere nella parte inferiore un’apertura munita di chiusura a tenuta d’aria, con doppie pareti metalliche, per la facile asportazione dei depositi degli incombusti, raccolta di condensa e ispezione del canale
  • non essere inserite in muri perimetrali o all’interno di vani edilizi con permanenza di persona se utilizzate per lo scarico di apparecchi di potenzialità superiore a 35 kW
  • essere poste a distanza superiore a cm. 20 rispetto a strutture lignee o avere una controcanna di materiale incombustibile (classe 0), con intercapedine di almeno 3 cm.
  • sfociare sul coperto (esclusione di espulsione a parete)
  • avere una coibentazione termica che garantisca un aumento massimo della temperatura di 2 °C, con l’impianto a regime, delle pareti esterne delle canne stesse o delle pareti interne o dei pavimenti dei vani su cui insistono.
Comignoli:  

sfocianti sul coperto in conformità alle norme UNI-CIG 7129 e comunque ad una distanza dai fabbricati limitrofi, dagli abbaini, lucernai e superfici finestrate in terrazzi in falda, non inferiore a mt. 8; per distanze inferiori a mt. 8 i comignoli dovranno sfociare a cm. 50 oltre il colmo del tetto del fabbricato su cui insistono e dei fabbricati limitrofi. Fermo restando quanto sopra previsto relativamente alle distanze, i comignoli delle canne ubicate in fregio o su terrazze/lastrici solari praticabili, dovranno sfociare ad una altezza non inferiore a mt. 3.00 dal piano di calpestio.

Comignoli:  

sfocianti sul coperto in conformità alle norme UNI-CIG 7129  e comunque ad una distanza dai fabbricati limitrofi, dagli abbaini, lucernai e superfici finestrate in terrazzi in falda, non inferiore a mt. 8; per distanze inferiori a mt. 8 i comignoli dovranno sfociare a cm. 50 oltre il colmo del tetto del fabbricato su cui insistono e dei fabbricati limitrofi. Fermo restando quanto sopra previsto relativamente alle distanze, i comignoli delle canne ubicate in fregio o su terrazze/lastrici solari praticabili, dovranno sfociare ad una altezza non inferiore a mt. 3.00 dal piano di calpestio.

Comignoli:  

sfocianti sul coperto in conformità alle norme UNI-CIG 7129  e comunque ad una distanza dai fabbricati limitrofi, dagli abbaini, lucernai e superfici finestrate in terrazzi in falda, non inferiore a mt. 8; per distanze inferiori a mt. 8 i comignoli dovranno sfociare a cm. 50 oltre il colmo del tetto del fabbricato su cui insistono e dei fabbricati limitrofi. Fermo restando quanto sopra previsto relativamente alle distanze, i comignoli delle canne ubicate in fregio o su terrazze/lastrici solari praticabili, dovranno sfociare ad una altezza non inferiore a mt. 3.00 dal piano di calpestio.

Acqua potabile:  

allacciamento all'acquedotto comunale

Acqua potabile:  

allacciamento all'acquedotto comunale

Acqua potabile:  

allacciamento all'acquedotto comunale

Smaltimento acque di rifiuto:  

allacciamento alla fognatura comunale previo pozzetto separazione grassi e sifone “Firenze” come da Regolamento Comunale delle Fognature;  

  • altro idoneo sistema per le zone sprovviste di rete fognaria (vedi schede ARPA allegate) 
Smaltimento acque di rifiuto:  

allacciamento alla fognatura comunale previo pozzetto separazione grassi e sifone “Firenze” come da Regolamento Comunale delle Fognature;  

  • altro idoneo sistema per le zone sprovviste di rete fognaria (vedi schede ARPA allegate)
Smaltimento acque di rifiuto:  

allacciamento alla fognatura comunale previo pozzetto separazione grassi e sifone “Firenze” come da Regolamento Comunale delle Fognature;  

  • altro idoneo sistema per le zone sprovviste di rete fognaria (vedi schede ARPA allegate)
Utilizzo di locali interrati:  
  • ammesso solo per vani tecnici, depositi, ripostigli, servizi igienici ecc., senza permanenza di persone
  • altezza media minima m. 2,40
Utilizzo di locali interrati:  
  • ammesso solo per vani tecnici, depositi, ripostigli, servizi igienici ecc., senza permanenza di persone
  • altezza media minima m. 2,40
Utilizzo di locali interrati:  
  • requisiti di cui all’art. 65 del Regolamento Edilizio (vedi allegato n. 4) e autorizzazione di cui all’art. 8 del D.P.R. 303/56 (vedi allegato n. 5)
Superamento delle barriere architettoniche  

L'accesso al locale e ad 1 servizio igienico idoneamente attrezzato deve essere garantito anche alle persone con ridotta o impedita capacità  motoria o sensoriale.  

Nei luoghi aperti al pubblico nei quali il contatto con il pubblico avviene mediante bancone continuo, almeno una parte di questo deve avere un piano di utilizzo al pubblico posto ad una altezza pari a 0.90 m. dal calpestio.  

Le apparecchiature automatiche di qualsiasi genere ad uso del pubblico, poste all'interno o all’esterno di unità immobiliari aperte al pubblico, devono, per posizione, altezza e comandi, poter essere utilizzate da persona su sedia a ruote.

Superamento delle barriere architettoniche  

L'accesso al locale e ad 1 servizio igienico idoneamente attrezzato deve essere garantito anche alle persone con ridotta o impedita capacità  motoria o sensoriale.  

Nei luoghi aperti al pubblico nei quali il contatto con il pubblico avviene mediante bancone continuo, almeno una parte di questo deve avere un piano di utilizzo al pubblico posto ad una altezza pari a 0.90 m. dal calpestio.  

Le apparecchiature automatiche di qualsiasi genere ad uso del pubblico, poste all'interno o all’esterno di unità immobiliari aperte al pubblico, devono, per posizione, altezza e comandi, poter essere utilizzate da persona su sedia a ruote.

Superamento delle barriere architettoniche  

L'accesso al locale e ad 1 servizio igienico idoneamente attrezzato deve essere garantito anche alle persone con ridotta o impedita capacità  motoria o sensoriale.  

Nei luoghi aperti al pubblico nei quali il contatto con il pubblico avviene mediante bancone continuo, almeno una parte di questo deve avere un piano di utilizzo al pubblico posto ad una altezza pari a 0.90 m. dal calpestio.  

Le apparecchiature automatiche di qualsiasi genere ad uso del pubblico, poste all'interno o all’esterno di unità immobiliari aperte al pubblico, devono, per posizione, altezza e comandi, poter essere utilizzate da persona su sedia a ruote.

Sistema di riscaldamento e produzione acqua calda:  

- obbligatorio

Sistema di riscaldamento e produzione acqua calda:  

- obbligatorio

Sistema di riscaldamento e produzione acqua calda:  

- obbligatorio


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