Ode alla poesia
Sconfinata seduttrice,
così volubile al dolor mio,
mai ti lagni,
e concedi alla tremante mano
le penurie dell’animo.
Beata amante,
mai tradisci,
perché di corruzion
non sai.
Al cospetto tuo
m’inchino
e nessuna maschera
d’ipocrisia,
mi vien da portare.
Come potrei?
Giacchè di me tutto sai?
Dal cinereo ciel turbato,
come dal sole tenue d’ alba,
sorgi,
da me voluta
a sgretolar i sentimenti più
flebili.
“Oh compagna di agonizzanti viaggi,
se noi tutti potessimo somigliarti!”
(Andrea Peis)
Nu de la campagna
Nu sem chill che venim dalla campagna,
sudam e fatcam tutt’ I’ann,
che la speranza che cresca
ca che cosa.
E sul DIO ce po aiutà,
a fà sta vita quà.
E dopo tutt'u sol, e tutt’u vient,
ce ve nu poc de raia
se ne facemm nient.
E così ce ne turnamm alla
casa
tutt stanch, e nun te ve
manch la voqlia de riegn
la panza.
Sul che la zappa, e lu buent
facemm magna tanta gent,
che nun se mai accuntent.
Oppur sient dic ma quant’è
buon
stu cunigliuc,
insiem a stu beccrucc.
Allor vie pur tu a darc na man,
evviva la campagna
ogg e duman.
(Antonio Caterina)
Senza titolo
Approderò su quella spiaggia
di cielo immenso
e sarà l'eco
di antiche cantilene
a ricordare sogni d'innocenza.
(Nicola Costantino)
Ti ho visto…
Ti ho visto …
Nella sala tanta gente ..
Musica per non sentir parole…
Il tuo volto triste…
I tuoi occhi non vogliono vedere
Il tuo cuore non vuol sentire
E tu annebbi la tua mente e
logori il tuo corpo con un bicchiere
in più..
riconosco il tuo sguardo e
vorrei..
toccarti il cuore
per riuscire a risentire il
mio
essere accanto a te
per dare un senso alla mia vita
darti forza e coraggio
per “rifiorire” con te
condivider con te ogni avvenimento…
Ma tu sei nel mio cuore
il tuo corpo è lontano da
me
e forse anche il tuo cuore
ma io continuo a sentirti…
Ti AMO ancora….
(Susi)
RIMPIANTO
CHIMERICO DESIO
DI FIACCATO LANGUIDO
AMORE CHE AFFIORA
E SENZA AMBAGI
USURPA QUESTO
MIO CUORE.
SI SCUOTE
E RICORDANZA
DI UN TEMPO
ORMAI PASSATO
RIVALEGGIA
NELLA MENTE
CONFUSA.
INQUIETUDINE ALLISA
CHE PROROMPE
E PALESA
VIBRANTE MUSICA
DI DOLCI NOTE
ANTICHE ED INEDITE.
PATETICO QUESTO
SENSO DI VACUITA’
CHE RIPORTA
ANCORA DENTRO
ME STESSA
INARRESTABILI
SENTIMENTI
D’AMOR.
(FOTI SILVANA)
INCONSAPEVOLMENTE
Immagini mentali inventate
di menzogne tacciate.
Paura di perdere l'amore
tenace il suo rancore.
Privò di integrità
o reale infedeltà.
Frustrazione logorante
pericolo costante.
Penosa sensazione
semplice constatazione.
Bisogno d'amore
ma assiduo dolore.
Commossa gentilezza
mista ad amarezza.
Voglia di cessazione
inutile prestazione.
Se vita è questa
apatia è ciò che resta.
Anomala personalità
avvento della fatalità.
Fuori dalla coscienza
troppa cruenza
Una vita soppressa
domani una messa.
Meccanismi di difesa
nessuna pretesa.
Uomo omicida
della psiche si fida.
(Edda Cioffi)
Perduta
Cammino lasciando dietro i miei passi
il dolce suono della tua allegria
verso il sole morente di rossi
unici colori alla mia follia
Sentirò questo vuoto crescere
dentro
pensando a tutti i miei stupidi errori
quanto prezioso era il tuo quotidiano
rientro
ambasciatore di immensi piaceri
Vorrei clonare le tue mani le mie
sfiorando ancora il mio volto il
tuo
correre le tue braccia le mie
stringendo il mio corpo il tuo
e viaggiare ancora sulle tue giuste
parole
capaci sempre di condurmi all'interno
di una musica crescente tepore
sentendomi caldo anche nudo l'inverno
tornare grande della tua presenza
riscoprirmi eterno della tua vita
sorprendermi nulla nella tua assenza
finendomi ora che ti ho perduta
(Maurizio Nerozzi)
A NONNO GIGI
Nonno, più vecchio sei
oggi che compi gli anni;
sono già sessantasei
sei pieno di malanni.
I capelli tutti bianchi,
la pancia prosperosa,
i movimenti stanchi,
e la faccia rugosa.
A noi così ci piaci
e ti vogliamo bene
e con i nostri baci
dimentichi le pene.
(Camilla, Riccardo, Susanna e Alberto)
COME IL SOLDATO (a Pier Paolo Pasolini)
Come il soldato che devolve il suo destino alle polveri, tu hai appeso le tue gocce di vita ad un pavimento di sillabe. Nel concime di un tempo superbo, ti sei trovato poeta di una terra ruvida e sorda, solo tra i seni di un’eternità sporca. Avresti voluto non abitare gli orizzonti con la morte, avresti voluto cibarti di candori materni e periferie gonfie d’umana memoria.
(Michela Zanarella)
(qui potrebbe apparire la tua poesia...mandacela) |