Alla
Musa
Pur tu copia versavi alma
di canto
su le mie labbra un tempo,
Aonia Diva,
quando de' miei fiorenti
anni fuggiva
la stagion prima, e dietro
erale intanto
questa, che meco per la via
del pianto
scende di Lete ver la muta
riva:
non udito or t'invoco; ohimè!
soltanto
una favilla del tuo spirto
è viva.
E tu fuggisti in compagnia
dell'ore,
o Dea! tu pur mi lasci alle
pensose
membranze, e del futuro al
timor cieco.
Però mi accorgo, e
mel ridice amore,
che mal ponno sfogar rade,
operose
rime il dolor che deve albergar
meco.
(Ugo Foscolo 19° secolo) |