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Che
stai?
Che stai? già il secol
l'orma ultima lascia;
dove del tempo son le leggi
rotte
precipita, portando entro
la notte
quattro tuoi lustri, e obblio
freddo li fascia.
Che se vita è l'error,
l'ira, e l'ambascia,
troppo hai del viver tuo
l'ore prodotte;
or meglio vivi, e con fatiche
dotte
a chi diratti antico esempi
lascia.
Figlio infelice, e disperato
amante,
e senza patria, a tutti aspro
e a te stesso,
giovine d'anni e rugoso in
sembiante,
che stai? breve è la
vita, e lunga è l'arte;
a chi altamente oprar non
è concesso
fama tentino almen libere
carte.
(Ugo Foscolo 19° secolo) |
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