Scrittori
sezione di
www.softwareparadiso.it
software, servizi, informazioni sull'edilizia e la casa
 
 
Vetrina di poesie: Filippo Pirro

(Opere inviate dall'autore)

Tre poesie di Filippo Pirro.

1 - INTERNAUTA SENEX

Da qualche tempo non si siede al bar,
da quando ha il mondo dentro il suo piccì.
Per ore, ipnotizzato al monitor,
scarica, condivide, va su ebay
e posta, tagga, zippa e clicca i link
e come un pesce sbiscia dentro i blog
tra chiocciole puntate e vu vu vu,
poi ciatta, manda imèil e geipeg
di cinque megabait a feisbuk.

Sta attento l’internauta alla sua mail
e punto, punto, punto, punto it,
si tiene stretta la sua pàsseuord.
Ma, povero pinocchio, nella net
si fa pescare da sirene spot,
che pulsano chiedendogli la card.
Cerca un approdo, allora, ma un’ escort
gli fa l’occhietto hard, promette un flirt
se si registra e se diventa fan.

Ma un crampo al carpo anchilosato al màus
e gli occhi fibrillanti in mille pixel
tra banner bombardanti sex on làin
ricordano all’incauto robinson
di essere un senex…che tra un po’ dal PON
la moglie tornerà e che il ragù
sta fumigando, e corre e spegne il gas
e ansante clicca start, poi lancia un Url,
che un trojan horse gli arriva da una spam ! 

Maledicendo Ulisse lascia il ueb.


2 - MIO FRATELLO

- Io terzo piano, e lei a che piano sale?-
Pigia sul 6, e non mi si rivela,
chinando il capo, e con la mano cela
una lacrima. Ed io:- Cos’ha, sta male?

La porto in ospedale, o da un dottore?-
-La prego, non è niente…-
E mi fa gesto
che siamo al terzo. Apro e richiudo mesto
quel dolore che sale in ascensore,

 e che, senza più visto, ascolto affranto,
mentre si riapre e si richiude, al sesto,
la porta del mio ignoto ed il cancello.

 Anch’io, cieco, mi sbarro, ma quel pianto
mi squama gli occhi, il cuore, e salgo lesto,
e suono il campanello a mio fratello.

3 - CONO D’OMBRA

Ora che, figlio, hai superato il cono
d’ombra che con premura proiettavo
a proteggerti i sogni e le speranze
dal sole della storia in questo sud
colonizzato, terra di migranti
in cerca di fortuna a Marcinelle, 

Ora che nuda a te si è disvelata
la verità di questo nostro andare
verso una terra non promessa amara,
avara d’acqua, di sangue siziente,
che ci fu culla e che ci sarà urna,

Ora, figlio, compagno di viaggio
sarai per me, sarò per te, e sul passo
di Galibier, quando le gole in fiamme
e i crampi arpioneranno i nostri voli,
ci passeremo la borraccia come
Bartali e Coppi, umili gregari.

--------------------
Torna all'elenco delle vetrine.