L'Odissea
A parte tutto ciò che si è detto nella pagina relativa all'Iliade e riguardante soprattutto la poesia dell'opera, nell'Odissea troviamo qualcosa di altro che dimostra la saggezza dell'autore.
Si tratta di Ulisse e delle Sirene.
Egli vuole ascoltare il loro canto melodioso e, allo stesso tempo, pericoloso perché attraente tanto da far avvicinare il navigante all'origine di quel suono dove troverebbe, invece, la morte. Ulisse perciò si fa legare a un albero della nave e, contemporaneamente, tappa le orecchie ai suoi compagni in modo che non possano ascoltare, mentre lui non possa accostarsi alle Sirene. Che cosa significa?
Due aspetti si deducono da questo racconto dell'Odissea.
Il primo: tutto ciò che appare come troppo dolce a affascinante può nascondere il suo riflesso negativo, addirittura la morte, come avviene per tanti vizi di oggi (droga soprattutto). Ma basti pensare anche a come trattano molti autori il tema dell'amore. Lo stesso Hemingway di cui parliamo in un'altra pagina, associa l'amore alla morte, i suoi personaggi ne parlano come se fossero due lati di una medesima medaglia.
Il secondo: quando siamo nelle nostre piene facoltà mentali, non allorché siamo in preda a ciò che dovremmo combattere, dobbiamo decidere come comportarci nei casi in cui ci sarà difficile, se non impossibile, prendere decisioni. Ossia bisogna stabilire prima che cosa fare durante un evento dubbio e complesso da gestire. Una grandissima verità come tante se ne possono dedurre leggendo le opere di Omero.
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