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Quella bruttura della messa in sicurezza
Si sente spesso, soprattutto in tv, una bruttissima espressione che d'italiano sa poco e niente: la messa in sicurezza. A parte l'assenza di eleganza e di stile nel riferire di un concetto tecnico, abbiamo sempre sostenuto che bisogna evitare gli equivoci in un linguaggio, quello parlato e soprattutto quello scritto, che appare di propria natura ridicolo. Se uno scrittore non si abitua a usare modi di dire più puliti e precisi, la strada che si percorre è di confondere ancora di più invece che comunicare concetti. La messa in sicurezza potrebbe essere, allora, una funzione religiosa che si celebri senza problemi di sicurezza, appunto, e giammai l'operazione di realizzare dei lavori in una struttura muraria. In primo luogo, pur accettando questo secondo significato, non è chiaro di che tipo di sicurezza si parli. Ne esistono di svariate, anche dal punto di vista tecnico. Il riferimento potrebbe essere:
Vediamo queste tre frasi:
Che significa? Abbiamo tre modi diversi di indicare la stessa donna, a seconda di chi parla. Allora è mai possibile che una lingua sia così specifica in alcuni casi e abbia il solo modo di dire "messa in sicurezza" in altri? I concetti di cui ai punti precedenti 1, 2, 3, 4 possono essere espressi con le seguenti frasi di esempio:
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