Importante
Nel vocabolario italiano si può leggere alla suddetta voce:

1. che ha grande interesse e rilevanza;
2. autorevole, potente, influente, detto di persona;
3. che ha una notevole rilevanza sociale, che dona prestigio;
4. punto importante, essenziale (come sostantivo, solo singolare).

Ora lasciamo stare l'ultimo significato che non è quello di cui vogliamo discutere. Per quanto riguarda l'aggettivo, invece, lo scrittore deve valutare bene dove inserirlo. E come. Giacché si usa a sproposito anche laddove sarebbe meglio tacere.
Un giornalista, parlando del terremoto, dice che le lesioni sulle pareti delle case sono importanti. E che voleva dire? Che sono gravi? Grandi, larghe, pericolose, profonde, difficili da risarcire, che abbiano rovinato la struttura? E allora che scegliesse un aggettivo che desse la vera importanza a ciò che bisogna comunicare.
Per chi ha perso la casa, per esempio, quelle lesioni non sono importanti, ma malefiche, accidenti! Oppure la stessa importanza può essere negativa, per chi riceve un danno, e positiva per chi deve studiare il pericolo di crollo, deve redigere una stima dei danni, deve studiare e progettare i rimedi. Importanti, dunque, solo tecnicamente. Il fine, insomma, determina questa qualificazione di importanza.  Uno scrittore non è un tecnico, almeno delle strutture murarie, quanto un comunicatore verso tutti. E non sta scrivendo sempre un saggio. Qui ci riferiamo alla narrativa, naturalmente.
L'aggettivo di cui sopra è come tanti che significano tutto e nulla nello stesso tempo e un autore che si rispetti deve essere chiaro, inequivoco e leggibile. Deve lasciare poco spazio alla scelta del lettore, oppure regalargliela solo come immagini di cose che sono già tracciate nei loro segni principali. Mai essere indeciso sul da farsi. Infatti, la fantasia di chi legge una pagina va di pari passo con quella dell'autore. O dovrebbe essere così.
Qualora un libro sia indecifrabile, incomprensibile, labile nelle affermazioni, improbabile nelle descrizioni, oppure indeciso e retorico, non avrà seguito. Le stesse pagine si chiuderanno da sole quando la noia avrà, presto, il sopravvento sulla curiosità culturale. Che è, invece, da stimolare per avere successo.
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