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Fantastico
C'è chi adopera questo aggettivo con una frequenza oltre il dovuto. Dipende dal carattere della persona che vede tutto, o quasi, in maniera che sia fuori dall'ordinario e appartenente, perciò, al regno della fantasia, detto in maniera familiare. Così una ragazza, una gita, una cena, una vacanza diventa, ciascuna, fantastica. Come se ogni cosa del genere fosse sempre fuori dal comune, confondendo l'ordinario della stessa cosa con l'ordinario della propria vita. Questo è un errore che lo scrittore non deve commettere perché egli deve calarsi anche nei panni di chi legge, anzi soprattutto, e non può credere che il proprio modo di pensare sia universale. O che la propria vita sia simile a quella di altri. Un lettore che viaggia spesso non troverà fantastico un viaggio raccontato come un evento per lui usuale. E così il resto. Una ragazza fantastica deve essere davvero speciale e non soltanto giovane e bella, che spesso sono tutte, allo stesso modo, le donne di vent'anni. Allora vediamo, come in altri casi, il vocabolario che dice alla voce fantastico:
Sono piccoli suggerimenti per lo scrittore che valgono a organizzare un periodo più preciso e creativo. Giacché l'autore è costretto a descrivere meglio ciò che l'aggettivo fantastico racchiude, spesso erroneamente, in sé. Qualora ti piacesse avere un esempio di romanzo, che ti aiuti nella stesura del tuo, vai a questa pagina. Se, invece, già hai un manoscritto e ti occorre un'operazione di correzione o di editing, o ti servono altri consigli, visita questi servizi. Torna all'indice di scrivere. |