Si potrebbe dire che il romanzo thriller non sia tanto diverso dal giallo ma almeno, a tale proposito, una precisazione è necessaria. In primo luogo, difatti, nel giallo c'è una trama che è fondamentale per l'intreccio e per la dinamica. Esiste sempre chi è vittima di qualche situazione incresciosa dalla quale sembra non uscire e chi quella vuole mantenere nello stato. Quindi c'è una soluzione finale del caso. Nel thriller, invece, tutto si basa sulla forte tensione delle singole situazioni, la maggiore caratteristica del romanzo, senza che la trama acquisisca il valore che può avere nell'altro genere di romanzo. Anzi, qui pare che quest'ultima sia funzionale ai singoli momenti di grandissima emozione, quelli in grado di far sobbalzare il lettore dalla sedia.
Il thriller, dunque, fa leva su una preparazione del momento che deve suscitare apprensione e paura. Pagine che servono, quasi esclusivamente, ad arrivare alla tensione di una determinata scena, come altre ce ne sono nel libro. Una tecnica che diverte lo scrittore ed emoziona pesantemente chi legge.
Come per il giallo, bisogna evitare assassini e fatti di sangue che non sono affatto necessari per ottenere il medesimo risultato. Occorrerà maggiore impegno nel manoscritto, ma ci sarà anche maggiore soddisfazione finale per l'autore. Un esempio di romanzo thriller è il libro Sinistri scricchiolii nel buio, dove s'intrecciano anche altri momenti di minore tensione.
Per ottenere l'effetto desiderato della forte tensione è opportuno, per esempio, descrivere una situazione di silenzio e di apprensione, quindi il fracasso e l'arrivo di chi distrugga tutto ciò in un attimo. Oppure è necessario un dialogo fatto di calma e sorrisi quando, come un uragano, giungono personaggi preponenti che irrompono sulla scena incutendo terrore. Le difese devono sempre apparire come impossibili, salvo poi far districare verso la salvezza, seppure momentanea, le potenziali vittime in maniera del tutto impensabile all'inizio.
La saggezza dello scrittore, come per altri generi di romanzi, consiste nel saper comporre e accostare le differenti pagine, in modo che le une siano correlate alle altre per ottenere l'effetto che egli ritiene necessario. Un buon libro thriller, difatti, non è continuo avvenimento di fatti pericolosi e terribili, (il più delle volte diventano monotoni), ma la giusta dose degli uni e di altri meno paurosi. Unico metodo per avere, da parte del lettore, l'attenzione necessaria quando occorre.
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