Una tecnica di lettura del manoscritto finito è quella di leggerlo recitando, soprattutto nel caso dei dialoghi.
In effetti, quando si mette espressione nelle frasi, meglio se a voce alta, ci si avvicina alla realtà e, pertanto, si nota se ci sono momenti non aderenti con la storia, il personaggio, la situazione. Inoltre la nostra voce, adesso che è completata la stesura del racconto, non ci distrae e, al contrario, appare come se fosse di una persona diversa, in maniera da farci capire più facilmente le imperfezioni. Come si deve procedere?
Non devono esserci altri nella stessa stanza, perché l'operazione richiede concentrazione, seppure diversa da quella usata per la scrittura. Quindi, senza essere disturbati, si usi un tono di voce come richiede il tipo di scritto e si vada avanti senza fermarsi. Qualora ci siano intoppi nella lettura, molto probabilmente ci sono inadeguatezze di linguaggio, frasi non appropriate, parole inadatte e imperfezioni simili. E' il caso di intervenire subito e rileggere con le modifiche apportate.
La fase recitativa deve esserci maggiormente quando si leggono i dialoghi. Si cerchi di modificare pure la voce, come a interpretare la parte dell'uno e dell'altro personaggio. Quando sarà il narratore a parlare, si usi sempre la stessa tonalità. Non sembri stravagante come sistema di controllo perché, dedotto da vari esperimenti, saltano subito alla mente i periodi che non funzionano a dovere e ciò che pareva perfetto all'inizio, diventa puerile, inadeguato, infantile e inutile. Allora si cancelli pure, se del caso, o si riscriva la parte.
Non ci sia fretta nella lettura, si adoperi il ritmo di come richiede la storia, con le pause relative e le rapidità necessarie, nel caso di azioni in velocità. Ovviamente ci sarà l'aggiunta di espressione che non esiste nel testo, ma che ogni lettore prevedrebbe anche se leggerà, poi, con la sua serenità, bisbigliando o muovendo solo gli occhi.
La lettura ad alta voce, infine, non è una novità. Tutti gli studenti, specialmente di sesso femminile, ricordano i tempi della scuola, quando ripetevano varie volte la materia sulla quale dovevano essere interrogati. Significa che si usa pure l'organo dell'ascolto per ricordare e verificare la sequenza qualitativa di ciò che si pronuncia. Parimenti avviene per il manoscritto.

Si ricapitolano i consigli per una fase di controllo del manoscritto con la lettura e la recitazione ad alta voce:

• si scelga un momento e un ambiente che consenta la propria solitudine;
• si legga con varie tonalità di voce, secondo che parli il narratore o i personaggi della storia;
• nei dialoghi si accentui la recitazione come se fossero le singole voci dei personaggi, cercando di non essere ironici con sé stessi, ovviamente (specie quando parlano i personaggi dell'altro sesso);
• qualora non si è soddisfatti di un passaggio, si intervenga a modificare e a rileggere;
• se esiste un messaggio finale, si rallenti il ritmo della lettura; è un modo per verificare se si dica un concetto valido o una ovvietà inutile;
• finita la lettura con il metodo esposto, il manoscritto dovrebbe essere pronto per la pubblicazione;
• se ci si accorge che non ancora lo fosse, è necessario tornare indietro a uno dei punti elencati in questa guida.

Qualora davvero il testo ci appaia poco affidabile, incompleto, debole e di scarsa qualità, possiamo passarlo a una persona con una certa esperienza nel ramo, affinché ce lo valuti. Non sempre l'autore è in grado di definire il livello della propria opera: se spesso si pensa di essere i migliori del mondo, altrettanto spesso succede che ci si senta dei veri incapaci. La verità, il più delle volte, non è né l'una né l'altra.

Tutti i singoli passaggi diella presente delicata fase sono descritti nell'elenco in basso, riferito alla sezione di questa guida.

Guida per la scrittrice e lo scrittore

• Serve revisionare
• Rileggi il tuo lavoro
• Modifica le tecniche
• Evita le frasi fatte e banali
• Presta attenzione alle discontinuità
• Evita le discontinuità
• Leggi recitando il manoscritto

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