Si è soliti distinguere i romanzi in base al genere. Ossia considerando la trama oppure l'ambientazione, se non anche il tipo di messaggio che lo scrittore vuole dare al lettore.
Se nei primi casi è facile differenziare un manoscritto narrativo da un altro, più difficile è per quanto riguarda la comunicazione attraverso la forma della scrittura, sia essa lo stile o il contenuto, senza riferirsi al racconto nel suo insieme. Difatti non si deve dimenticare che il romanzo è un componimento in prosa che crea una storia, dei personaggi e una struttura complessa fatta di intrecci e di situazioni. Per tale ragione l'autore ha tantissime possibilità di inviare messaggi tramite le sue pagine, non necessariamente utilizzando l'espediente della trama.
Comunicare pensieri di qualunque genere attraverso piccoli e brevi interventi nei dialoghi, nelle descrizioni dei caratteri, nella spiegazione dei comportamenti, è molto più efficace che non parlare pagine e pagine, come se il romanzo fosse un saggio critico. E perciò la sensibilità di uno scrittore è messa alla prova quando sa esprimersi senza apparire diretto ma con la delicatezza di chi educa senza farsene accorgere. Un po' questo è l'obiettivo di un romanzo e l'autore deve saperlo. Soltanto così si possono scegliere generi e modi per scrivere un testo di valore.
Quando invece ci si accosta a qualche tipo di impostazione che si ritenga sia la più adatta al successo, quanto mai sbagliato come approccio, allora la strada intrapresa non porta a nulla se non alla delusione. Le case editrici non sono alla ricerca di generi particolari quando desiderano scoprire talenti che possano decretare anche la capacità di esse di scovarli. Non bisogna dimenticare che giungono nelle redazioni degli editori numerosi manoscritti ogni giorno, in alcuni casi anche decine e decine. Non è possibile studiarli tutti e, spesso, si guarda solamente il genere, appunto, per scegliere ciò che possa essere letto e venduto.
Vi è pure un altro motivo per cui si debba seguire il proprio talento, il quale non è sacrificato se una tipologia di romanzo sia diversa da quella che si voleva affrontare in partenza. Esso non si manifesta in base alla trama: sono le qualità scenografiche che si riescono a far immaginare al lettore, le caratteristiche dei personaggi impiegati nel racconto, le descrizioni dei pensieri in determinate situazioni della storia, i momenti di poesia e le emozioni che si sanno trasmettere a chi legge che stabiliscono la qualità di un'opera.
Un autore dotato si esprimerà bene in ogni caso, senza che il genere interessi. La sua strategia per attrarre e intrigare il lettore non dipende dal genere di un romanzo ma dalla originalità del racconto e dal modo in cui esso è narrato, cioè dal linguaggio innovativo, pulito, scorrevole.
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