Scrittorisezione di |
Il termine
deriva dal greco antico e significa, letteralmente, falsità.
Dal vocabolario della lingua italiana abbiamo prelevato questa definizione: "Figura retorica che consiste nel dire il contrario di ciò che si pensa." E' chiaro che l'intento è di far comprendere proprio ciò che non si è detto. In modo che il concetto sia maggiormente sottolineato. Facciamo un esempio di ironia: "Gianni si presentò all'appuntamento con un'auto da far invidia al gruppo della comitiva. Poche ammaccature, un solo vetro rotto e la marmitta appena rumorosa." Il ragionamento è fondato sull'affermazione di una cosa che doveva essere ammirevole e, invece, è il contrario. Come si specifica appena dopo. L'ironia è molto usata in letteratura, sia nella poesia sia nella narrativa. Poco nella saggistica dove non è necessario stimolare il senso dell'umorismo nel lettore. Ancor più essa è utilizzata nel linguaggio comune e in quello parlato, soprattutto nel gergo giovanile e nei dialoghi dei film. Pertanto si deve considerare tutto ciò quando uno scrittore si voglia affidare a questa figura retorica per i suoi scritti. Qualora desiderassi verificare che cosa sono le figure retoriche e come si possano utilizzare nella narrativa, in un esempio di romanzo che ti aiuti nella stesura del tuo, vai a questa pagina. Se, invece, già hai un manoscritto e ti occorre un'operazione di correzione o di editing, o qualunque altro tipo di consiglio per pubblicarlo, visita questi nostri servizi. Torna all'indice delle figure retoriche. |