La casa editrice denominata Scienze e Lettere ha sede a Roma, nel Lazio.
Pubblica libri di storia, archeologia, filologia.
Dalla pagina del chi siamo abbiamo prelevato queste notizie sulla casa editrice e la sua storia:

"La casa editrice nacque nel 1919 con il nome “Libreria di Scienze e Lettere” voluto dal fondatore Giovanni Bardi. La prima sede fu di fronte a Sant’Ivo alla Sapienza, vicino alla tipografia che occupava alcuni locali di Palazzo Madama. La presenza a pochi passi dall’Università e dal Senato dettarono allora le linee guida di una produzione editoriale fortemente legata all’alta cultura italiana e rappresentata dall’emblematico logo con i due cavalli alati che si abbeverano alla fonte della sapienza.
Nel retrobottega della casa editrice si attivò un salotto culturale dove discutere liberamente di cultura e di politica che ospitò personaggi come Nitti, Tilgher, Bruers e Vinciguerra. Tra gli anni Trenta e Quaranta si attraversò un periodo di crisi dovuto al trasferimento dell’ateneo nella nuova città universitaria e alla immobilità del Senato in concomitanza della guerra. La sede venne trasferita in un piccolo locale arrampicato sopra le scale in Salita de’ Crescenzi, 16. Fu allora che Paolo Bardi, figlio del fondatore, cambiò il nome in Bardi Editore.
La storia, l’archeologia scientifica, la filologia e l’orientalistica rimasero il nucleo forte della produzione editoriale..."

Questi sono gli indirizzi per i contatti:

“Scienze e Lettere S.r.l.
Via Alessandro Malladra 33
00157 Roma (Italy) - C.F./P.Iva : 09438170962
Tel +39 06 4817656 | Fax +39 06 48912574 –
Email: info@scienzeelettere.com”

Mancano informazioni dettagliate per gli autori e le loro nuove proposte. Non una parola per i manoscritti inediti. Se, eventualmente, non siano ben accetti. Ma allora bastava dirlo, che ci vuole? Due righe in cui si nega la possibilità di fare proposte editoriali.
Purtroppo, come avviene spesso nei siri delle case editrici che stiamo esaminando, e ne sono già migliaia, non troviamo che solo di rado le informazioni utili per chi scrive. Quasi che fosse un demerito chiedere via internet di mandare i propri scritti da valutare.
Certo che si èuò chiedere scrivendo a uno dei tanti indirizzi email che abbiamo rilevato. Ma è un lavoro inutile, nel senso che è tempo speso male e si poteva risparmiarlo, secondo noi, con un pizzico di logica.