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Case editrici: alcune risposte equivoche, bizzarre o comiche degli editori

 
Che cosa rispondono alcune case editrici contattate (20 casi tipici)

Abbiamo raccolto in questa pagina alcune risposte, che possiamo definire bizzarre oppure equivoche, di alcuni editori alle proposte inviate dagli autori. Non indichiamo il mittente della missiva, o chi abbia ricevuto l'email, per comprensibili ragioni di privacy. Esse possono essere utili, a chi  manda in valutazione una propria opera, per capire i diversi comportamenti delle case editrici in modo da trarre le opportune deduzioni.
Eccole (sono da noi inserite xxxxxxxxx al posto dei nomi):
  1. Buongiorno, ho dato un'occhiata, ci sono spunti interessanti ma non è un libro maturo per la pubblicazione (e non si tratta solo di fare un mero editing). Ora io non riesco più a seguire il lavoro degli esordienti e degli emergenti uno per uno, da qualche mese tengo però dei laboratori individuali: xxxxxxxxxx Oppure: xxxxxxxxxx. Trova informazioni su di me, sul mio curriculum, anche sul web. Grazie a questi incontri one-to-one ho già individuato e prodotto quattro nuovi autori, come leggerà sulla pagina fb del laboratorio: le grandi case editrici esternalizzano i costi della ricerca sugli esordienti e sugli emergenti spostandoli sui piccoli editori come Xxxxxxxxxx. Il laboratorio è al momento la miglior risposta che sia disponibile, oggi, a livello nazionale, per continuare a fare ricerca senza rimetterci sistematicamente. Mi porta il libro, ci lavoriamo, cerchiamo di capire cosa tenere e cosa sfrondare, ragioniamo sulle tecniche e sui saperi indispensabili, insomma ci facciamo sopra un po' di apprendistato. Le garantisco che non sarà un lavoro inutile. In caso di problemi logistici, ho constatato che il laboratorio si può tenere con successo anche via Skype. A presto, se ne vogliamo parlare, Xxxxxxxxxx
    • Nostro commento: a parte la tecnica di usare l'indicativo invece del congiuntivo (mi porta il libro), quasi un ordine e non un invito, c'è da dire come abbia fatto questo signore a dare un'occhiata al manoscritto e a capire tutto quanto da lui riferito su di esso! E poi perché parlare tanto di sé stesso?
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  1. Ho ricevuto un paio di giorni fa dai miei colleghi l'invito a prendere visione del suo, definito da loro “interessante”, manoscritto inviato via mail. E in effetti “Xxxxxxxxxx” è un pregevole scritto di narrativa. Di solito il mio lavoro di editore è volto alla ricerca di autori che sanno scrivere e non di autori che trattano argomenti che preferisco. E lei, senza ombra di dubbio, sa scrivere.
    La forma, elemento fondamentale per chi vuole approcciarsi alla pubblicazione di un libro con un editore rispettabile, è fondamentale, basilare. E oltre a questo, lei riesce a presentare il suo lavoro impeccabilmente anche sotto il punto di vista grafico, cosa non di poco conto.
    Infine, il contenuto rappresenta anch'esso positivamente l'opera. Tratta con leggerezza argomenti importanti e attuali, con quel briciolo di stravaganza letteraria e con una capacità innovativa di scrittura che lasciano il segno e incuriosiscono il lettore. Mi creda, non mi capitava da tempo di leggere una storia scritta in maniera così originale, così personale, nuova. Con una attenzione determinante a questioni di attualità alle quali tutti siamo particolarmente sensibili, come la questione famiglia o accoglienza…

    Xxxxxxxxxx. Come per esempio in questa sua frase, verso la fine del testo. ...


    • Nostro commento: sviolinate a gogò. Si consideri che la risposta n.1 (di una diversa casa editrice) riguarda lo stesso manoscritto di cui a questo numero 2.
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  2. La presente per informarla che abbiamo ultimato la valutazione del materiale inviatoci qualche settimana fa. In tal senso la invitiamo a contattare la nostra redazione, al numero xxxxxxxxxx, dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 14.30 alle 18.30, per tutte le informazioni del caso.

    • Nostro commento: per quale motivo bisogna chiamare la redazione? Forse per intavolare un discorso complicato e chiedere, alla fine, contributi? Se il manoscritto piace, basta inviare una bozza di contratto, oppure essere più chiari al riguardo.
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  3. Con dispiacere, dopo aver letto il dattiloscritto che ci ha inviato, dobbiamo dirLe che non ne siamo convinti per questioni di costruzione narrativa e di originalità e non riusciamo quindi a dar corso alla pubblicazione.
    • Nostro commento: non è chiaro se l'originalità ci sia (troppa) o non ci sia, ma sappiamo di che tratta questo testo perché ne abbiamo curato l'editing. Dunque è troppo originale? Ma gli editori non chiedono proprio questo? 
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  1. Nessun autore deve illudersi comprando le proprie copie. Ma se un autore vuole vedere riconosciuto il proprio lavoro in modo serio e professionale deve fare i conti con la realtà e mettersi alla ricerca di una seria casa editrice con la quale "entrare in affari" e che gli garantisca l'inizio di un percorso creando una complicità d'intenti. Negli affari
    entrano anche i soldi, ovviamente, e se per iniziare un percorso è necessario investire del denaro un autore determinato deve prendere anche in considerazione questa ipotesi e non scartarla a priori.
    • Nostro commento:  l'autore deve entrare in affari con l'editore? Che sciocchezze!
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  1. Il Comitato di lettura ha completato l’esame della Sua opera inedita Xxxxxxxxxxx, da Lei proposta: ed abbiamo il piacere di comunicarLe che ha espresso parere favorevole alla pubblicazione in volume nella nostra collana di narrativa Xxxxxxxxxx (delle nostre Edizioni ha già ricevuto alcuni libri e su esse potrà trovare ulteriori informazioni ed immagini nel nostro sito xxxxxxxxxx). Il costo complessivo della stampa del libro per l’Istituto, di circa 330 pagine, è di € 7800: la metà della spesa sarà sostenuta dall’Istituto con proprî fondi.

    • Nostro commento: sarebbe come dire di dover sborsare euro 3900!
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  1. Abbiamo preso visione del dattiloscritto che ci ha inviato. Troviamo interessante la trama dello romanzo. La costruzione dei personaggi principali pongono degli spunti sui quali riflettere e rendono la storia doppiamente affascinante. Con loro si affrontano diversi temi - tutti legati da un leitmotiv comune, la "vita" quale necessità - che sono, in senso lato, argomento quotidiano della società di oggi. (NdR: L'email continua con una lunga serie di estrapolazioni dal manoscritto).
    • Nostro commento: abbiamo fatto l'editing di questo manoscritto e non è affatto vero che i temi fossero legati alla vita come necessità. Chiacchiere di chi vorrebbe contributi, come poi abbiamo appurato.
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  1. Buongiorno sig. Xxxx,
    può inviare via e-mail una breve sinossi del suo romanzo in modo che l'editore possa valutarlo e decidere un'eventuale pubblicazione.
    • Nostro commento: quindi si può valutare un romanzo da una breve sinossi? Perché non pure dal solo titolo?
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  1. La informo che la Casa Editrice approfondisce i piani editoriali solo dopo aver incontrato l'autore al fine di acquisire la necessaria conoscenza reciproca. L'invio indiscriminato di preventivi attiene ad una prassi propria delle tipografie che non hanno alcun interesse ad un rapporto con l'autore.
    • Nostro commento: non ci si incontra dopo aver considerato positivo un manoscritto? O, forse, se un autore non è simpatico, non si pubblica.
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  1. La ringraziamo per la sua mail, purtroppo il suo testo non è di nostro interesse.
    Per quello che ne abbiamo capito, essendo il font da lei scelto perfetto per l'insegna della pellicceria Annabella, ma non pratico per la lettura di un testo.
    Al di là di questa scelta (e del fatto di presentare il libro come se fosse impaginato, cosa che deve essere lasciata alla Casa editrice) sono state le citazioni iniziali a sconfortarci: il Piccolo Principe e Stefano Benni, ossia quanto di più banale, scontato, noioso, melenso esista.
    Le ricordiamo che il nostro motto è "Mainstream? No grazie" e le auguriamo una radiosa giornata.
    • Nostro commento: ma non si poteva essere più cortesi, anzi,  più civili? Per carità di Dio non citiamo di quale casa editrice si tratta, ma si è perso poco se questa risposta misura la cifra di quanta cultura viaggi nella redazione suddetta: anche sgrammaticature accanto al sarcasmo e alle supponenze non a pagamento.
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  1. La pubblicazione nel nostro catalogo dipende, naturalmente, dalle scelte della redazione. E' sempre meglio chiedere che i propri testi siano sottoposti a lettura, lascia più spazio al dialogo.
    • Nostro commento:  sarebbe a dire che si pubblica anche senza leggere ciò che gli autori inviano?
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  1. Il suo testo è interessante per la nostra collana di letteratura. Xxxx è una casa editrice documentata sul web.
    Mi piacerebbe fare due chiacchiere con Lei.
    Il numero di telefono lo trova sotto.
    In questi giorni sono in vacanza e quindi abbastanza disponibile per parlare: se per caso non le rispondo mi lasci un messaggio whatsapp o sms, che poi la richiamo.
    • Nostro commento:  il manoscritto era stato inviato la sera prima. La risposta arrivò alla ore 10,01 del giorno dopo, quindi il signore della casa editrice lo avrebbe letto di notte, siccome era in vacanza! Che rapidità! Era chiaro che avrebbe chiesto contributi all'autore.
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  1. L’Editore si impegna inoltre a:
    *    Inserire il titolo nel sito xxxxxx [della casa editridce ndr] che, oltre al catalogo completo diviso per collana, offre spazio per i blog degli autori che vogliono avere un dialogo diretto con i lettori, rubriche letterarie, assaggi di lettura, registrazioni vocali di brani dell’opera.
    *    Consentire l’acquisto on line attraverso i principali portali come IBS e AMAZON.
    *    Partecipare alle principali fiere nazionali  e in particolar  modo a quelle dedicate alla piccola e media editoria.
    • Nostro commento:  i siti delle case editrici non sono frequentati dai navigatori del web, dunque che un libro appaia in tale spazio non significa nulla; che il titolo sia, poi, sui siti di vendite di libri online, ugualmente non vuol dire nulla, anzi, dimostra che si tratta di una pubblicazione on demand per cui anche un autore indipendente può inserire la propria opera autopubblicata, (per esempio tramite Lulu che invia anche ad Amazon) su tali siti; la partecipazione alle fiere, infine, non significa che il libro, eventualmente pubblicato, sia presentato o promosso. Quindi tutte chiacchiere.
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  1. Il manoscritto è esilarante ma noi pubblichiamo solamente libri comici...
    • Nostro commento:  di comico, qui, c'è solamente l'editore con la sua incredibile risposta.
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  1. Editore a): Il suo libro è divertente e lo scherzo raccontato atroce ma nella migliore tradizione narrativa italiana di provincia. Peraltro l'unica che funzioni perché l'unica che piaccia agli italiani.
  2. Editore b): Il testo soffre di due debolezze, l'assenza di una trama e... il linguaggio è decisamente involuto...  l'autore pesca da quei personaggi che... non riesce a trasformarli in personaggi.
  3. Editore c): La trama è buona e l’idea è originale. La descrizione dei luoghi e dei personaggi è piacevole e rende la narrazione fluida.
    • Nostro commento:  non occorrono commenti. Difatti si tratta dello stesso testo inviato e letto, chissà come, dagli editori o da chi per loro.
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  1. Cosa saresti disposto a fare per Xxxxxxxx se ti offrissimo la possibilità di produrre e distribuire il tuo libro gratuitamente (in un mondo dove il 95% delle case editrici ti chiede soldi solo per leggerlo, darti un'opinione, correggerlo, produrlo, distribuirlo e provare a promuoverlo)?
    Grazie di cuore, da scrittori a scrittori!
    • Nostro commento:  Da scrittore a scrittore? Ma non si tratta di un editore che risponde a un autore? E quest'ultimo che dovrebbe fare per il primo? Meglio ignorarlo e cercare qualcuno che sia più chiaro.
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  1. I diritti considerati in questa clausola, che abbiamo visto essere estranei dal contratto di pubblicazione per le stampe, rappresentano in realtà una prassi contrattuale ben radicata. In ogni caso è necessario che tali diritti vengano negoziati ed inseriti nel contratto. In mancanza, l'editore non avrà diritto di esercitare questi diritti e soprattutto non potrà cederli ad altri.
    • Nostro commento: Mamma mia che confusione di diritti!
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  1. La pubblicazione con XXX non è totalmente gratuita... ma con poche centinaia di euro a questo punto diviene un qualcosa di ragionevole se non sei un personaggio televisivo ma un anonimo autore esordiente.
    • Nostro commento: Viva la sincerità e la stupidità! Non è importante, per questo anonimo editore, se si scrivono scemenze o interessanti manoscritti. 
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  1. Il prossimo editore...
    • Nostro commento: (vedremo)
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Aggiorneremo queste note con altre risposte stravaganti appena ne sapremo. 
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