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Casa editrice senza contributi: Marco Valerio


Valutazione della casa editrice Marco Valerio

La casa editrice denominata Marco Valerio Edizioni ha sede a Torino. Pubblica testi con contenuti per la formazione e l'università.
Ecco una premessa rivolta a chi vuole inviare un manoscritto:

"Ogni casa editrice e’ afflitta da decine di manoscritti (o dattiloscritti). Per la maggior parte sono impubblicabili per le seguenti categorie di ragioni:
1 – conoscenza dell’ortografia e della sintassi da parte dell’Autore al di sotto di ogni speranza di revisione

2 – assoluto non interesse dell’opera (in testa i libri di poesie, seguiti dalle autobiografie autocelebrative dello stile ‘la mia vita è un romanzo’
3 – quando l’opera potrebbe anche meritare la pubblicazione, non appena l’editore dice all’Autore “parliamone” ecco scattare la sindrome Dante Alighieri che si traduce in:
  • a – si però mi date cento milioni di anticipo sui diritti d’autore
  • b – sì però mi rifiuto categoricamente di apportare qualsiasi correzione
  • c – sì però mi garantite almeno diecimila copie vendute
  • d – voglio una copertina in oro zecchino con un quadro di Picasso e che apriate una nuova collana tutta per me

4 – l’opera è meritevole, l’Autore sembra sano di mente, ma ecco scattare la sindrome della “revisione infinita”. L’Autore, non appena corregge le bozze, scopre che il capitolo 1, 2, 3 e gli altri dodici seguenti vanno riscritti. Alla seconda tornata di bozze pretende di aggiungere altre ottocento pagine, quindi rivede tutte le note, alla fine blocca tutto perché sta aspettando la prefazione di Umberto Eco (il quale, senza che l’editore ne sapesse nulla, ha ricevuto cento telefonate, duemila lettere e quindici copie delle bozze con il perentorio invito a scrivere la prefazione da parte dell’Autore). Al nome di Umberto Eco potete sostituire quello del Pontefice, di George Bush jr o di altro a vostro piacimento.

Dulcis in fundo, l’Autore pretende ottocento copie in regalo da distribuire a tutti gli amici, togliendo così cento possibili acquirenti (gli altri settecento useranno comunque il libro come materia prima per scaldarsi davanti al camino). Infine telefona due volte al giorno all’editore per avere notizie del suo libro. Naturalmente alla ventesima telefonata, l’editore decide di annullare la pubblicazione o, se il libro è già stato pubblicato, di ritirarlo dal catalogo.

Inviate un’email così articolata:
1 – Nome cognome indirizzo telefono titolo di studio, curriculum in dieci righe tassative
2 – Presentazione dell’opera in venti righe tassative
"

Sinceramente l'editore si poteva risparmiare tutta la tiritera, che abbiamo riportata in estratto, contro gli autori. Nessuno vuole credere che non sia così in molti casi, ma trattare questo fatto come se fosse una regola sembra incredibile. Meglio sarebbe stato dire ciò che bisogna fare, non il contrario. Se fosse vero, saremmo di fronte a dei pazzi che si credono scrittori e non di fronte a degli autori che hanno la filosofia dei pazzi.
Certo che per capire dove mandare questi benedetti manoscritti ce n'è voluto: hanno adesso un sistema di richieste che vengono tracciate! Hanno un numero abnorme di email, dicono. Perciò non appare un qualche indirizzo email nelle pagine dell'editore.
Uno scrittore che si senta trattato nella maniera sopra descritta non riteniamo che possa affidarsi alla Marco Valerio, con tutto il rispetto. Giustamente si dice, nelle pagine del sito, che chi pubblica a pagamento è un allocco e che ci sono tantissimi altri editori in giro. Ecco: ci si rivolga altrove.
Per la verità, a una vista sul sito di questo editore nell'arile 2024 si vede che sia stata cancellata la sfuriata sensa senso di cui soppra. Questo appare adesso:
"INVIO MANOSCRITTI: potete inviare manoscritti via email, in allegato word o pdf, scrivendo a marcovalerio(chiocciola)marcovalerio.com. I tempi di risposta sono nell’ordine di mesi e sarete contattati solo in caso di interesse alla pubblicazione. Per favore, prima di inviare un manoscritto, consultate la sezione 'Pubblicare con noi', per evitare invii di materiale non corrispondente alla linea editoriale."
Nella sezione suddetta, comunque, continuano le pessime interpretazioni dei rapporti autore-editore.

Nostro giudizio 
Il giudizio era negativo, adesso ci si regoli leggendo se di nuovo il sito della casa editrice se sia stato aggiornato (in peggio).
Il sito dimostrava poco stile di chi dovrebbe operare nel campo della cultura: anche una certa gentilezza è cultura.

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