Scrittori
sezione di
www.softwareparadiso.it
software, servizi, informazioni sull'edilizia e la casa
 
Casa editrice senza contributi: la ripartizione dei proventi nel contratto

La ripartizione dei proventi derivanti da altre utilizzazioni nel contratto con la casa editrice

Qualora si siano ceduti all'editore anche i diritti di traduzione dell'opera, oppure di cedere, a sua volta, tali diritti a terzi, oppure la riduzione cinematofrafica del libro o la vendita tramite altri tipi di supporto, è necessario che i proventi relativi siano chiaramente stabiliti.
Qui potrebbe nescondersi un'altra delle insidie del contratto di edizione. Succede quando appare palese che i compensi siano valutati molto diversamente da quanto già stabilito per le copie vendute. Ossia se per un ebook, poniamo, la percentuale sulle vendite sia molto più bassa, l'autore deve porsi la domanda se non si nasconda una sorta di raggiro da parte della casa editrice per cercare maggiori guadagni per sè. Difatti che cosa è necessario perché un editore, commettendo un reato, ceda a terzi il proprio diritto di sfruttamento di un'opera e questa sia tradotta in un'altra lingua dietro il pagamento di una somma che non abbia nulla a che fare con le vendite?
Se si può immaginare che le vendite all'estero siano molto sostenute e la somma ricavabile non è paragonabile a quanto si sarebbe ricevuto con la percentuale già stabilita per la stessa opera nella lingua originale, allora si può presumere che dietro si nasconda il raggiro. Anche se tale reato sia difficile da dimostrare. Ma, a questo punto, basta non accettare la norma del contratto.
In poche parole la traduzione, la pubblicazione sotto forma di ebook, la riduzione dell'opera in una sceneggiatura cinematografica devono tutte essere ben compensate per evitare che si raccolgano briciole, alla fine. Il consiglio è di basarsi sempre sul rapporto con le copie vendute e con le percentuali stabilite per questa operazione commerciale.
Diversamente due distinti editori potrebbero essere d'accordo per scambiarsi i favori e cedere, una volta l'uno e un'altra l'altro, i diritti che un autore inconsapevole abbia loro, a sua volta, ceduto. Magari uno di essi si dedica agli ebook e l'altro alla pubblicazione su carta. Se nel contratto si dice che questi diritti ceduti a terzi dall'editore siano compensati nella misura del 50% all'autore, può anche voler dire che uno dei due editori guadagna senza fare nulla. E l'autore prende molto meno di quello che si aspettava. Perché non è detto, nel contratto firmato dall'autore stesso, che cosa l'editore chiederebbe nella cessione ad altri dei diritti sfruttabili.
Nel caso che un autore abbia dei dubbi, sarà bene servirsi di chi è maggiormente esperto in materia. Vedi la nostra sezione aiuto.

Torna all'elenco di case editrici che non chiedono contributo.