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Casa editrice senza contributi: la durata del contratto

La durata del contratto con la casa editrice

Per legge il contratto con un editore non può avere una lunghezza superiore ai vent'anni e, nel caso che non sia indicata specificatamente, ma si riporti, per esempio, "quella massima prevista dalla legge" si sappia che si sta firmando per un accordo ventennale.
Nello stesso articolo del contratto può essere previsto anche il rinnovo automatico se non si dichiara di non volerlo rinnovare. Le clausole possono prevedere che occorra una raccomandata A/R da inviare un certo tempo prima della scadenza solamente in caso di recesso.
La legge sul diritto d'autore, (art.122 delle legge 22 aprile 1941 n.633),  individua due tipi di contratto, quello a temine e quello per edizione di cui si riportano le parti relative e le distinzioni che un autore deve conoscere:

"Il contratto di edizione a termine conferisce all’editore il diritto di eseguire quel numero di edizioni che stima necessario durante il termine, che non può eccedere venti anni, e per il numero minimo di esemplari per edizione, che deve essere indicato nel contratto, a pena di nullità del contratto medesimo. Tale termine di venti anni non si applica ai contratti di edizione riguardanti: enciclopedie, dizionari; schizzi, disegni, vignette, illustrazioni, fotografie e simili."

"Il contratto per edizione conferisce all’editore il diritto di eseguire una o più edizioni entro vent’anni dalla consegna del manoscritto completo. Nel contratto devono essere indicati il numero delle edizioni e il numero degli esemplari di ogni edizione. Possono tuttavia essere previste più ipotesi, sia nei riguardi del numero delle edizioni e del numero degli esemplari, sia nei riguardi del compenso relativo. Se mancano tali indicazioni si intende che il contratto ha per oggetto una sola edizione per il numero massimo di duemila esemplari."

Il consiglio è di non accettare un contratto di vent'anni, troppo lungo per un esordiente ma anche per chi, già conosciuto, non possa affidarsi ad altri eventuali editori che possano assicurare, nel tempo, una eventuale maggiore e più capillare diffusione.
Nello stesso articolo deve essere indicato il numero di copie dell'edizione.

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