Scrittorisezione di |
La consegna dell'opera
nel contratto con
la
casa editrice
La consegna
dell'opera definitiva
all'editore deve essere stabilita da un articolo del contratto. Questo
per varie ragioni di cui la prima è che la programmazione della casa
editrice si organizza molto tempo prima.
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editrici che non chiedono contributo.
Vi è da aggiungere che il contratto si firma dopo che il manoscritto abbia ricevuto tutte le correzioni e le modifiche del caso, ossia dopo che un editor della stessa casa editrice abbia proceduto a raffinare il testo e dopo che lo stesso autore ne abbia approvato le modifiche. Perché è usuale che ci siano tali correzioni, non soltanto quelle determinate da errori di battitura o di grammatica, quanto anche quelle dettate da una più armoniosa composizione. Esse possono riguardare lo stile oppure anche la struttura stessa dell'opera che, in qualche caso, verrebbe cambiata per essere più aderente a quanto richiesto dall'editore. Non si tratta soltanto di essere più precisi e di scrivere in maniera aderente a una eventuale realtà storica, quanto anche di essere organici nel racconto o di rispettare le impostazioni di una determinata collana. Molti dicono che, in questi casi, l'opera verrebbe stuprata. Ma a parte ciò, resta il fatto che l'autore deve impegnarsi a consegnare il manoscritto pronto per la stampa entro un certo tempo. Quando tutto è stato stabilito e resta solamente l'approvazione dello stesso autore. E' pacifico come lo stesso contratto stabilisca che, in caso contrario, ossia se non si rispettano i tempi, ci sia la possibilità di recuperare tutte le spese già affrontate dall'editore. E questa eventualità, francamente, è molto meglio che non si verifichi. A meno che l'autore non abbia trovato, nel frattempo, un altro editore che gli offra vantaggi ben superiori al precedente e le spese da rimborsare non siano esagerate. |
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