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Case editrici che non chiedono contributo agli autori

Conclusoni

Chi ha già letto le pagine riguardanti le case editrici che non chiedono alcun tipo di contributo agli autori avrà potuto notare che non tutte si comportano allo stesso modo. Ossia se qualcuna chiede l'invio su carta e tramite posta, altre preferiscono il file e l'email. Uno dei nostri criteri è stato, nelle valutazioni che abbiamo suggerito, proprio quello del tipo di invio del manoscritto. Giacché non ci pare funzionale dover stampare l'opera e andare agli uffici postali per spedirla o usare il corriere. E le spese?
Qualche editore si è lamentato che loro abbiano ancora più spese, soprattutto se arrivano molti più manoscritti digitali e se poi devono stamparli per leggerli. Ma non è così, giacchè ci si può organizzare per avere solo determinate lunghezze di file, per esempio tramite un form dal sito, e poi chiedere l'intera opera solo se ritenuta meritevole di essere letta. E inoltre, nel mondo degli ebook che si vedono solo su monitor, come si fa a sostenere che si rovinino gli occhi a leggere sullo schermo?
Tra le migliaia di case editrici che abbiamo esaminato, visitando i loro siti e leggendo le condizioni per gli scrittori che vogliono proporre dattiloscritti, ce ne sono davvero poche che, secondo noi, possano essere contattate con una certa fiducia. Una minima percentuale. Le altre, in qualche modo, fanno capire che non hanno bisogno di aspiranti scrittori, come spesso li chiamano, con un certo nascosto disprezzo, perchè sono sommersi, in redazione, di opere nuove o perché pubblicano solo qualche titolo all'anno.
Le grandi case editrici, qualora accettassero la proposta editoriale, assicurerebbero una notevole pubblicità al libro, ma sono inarrivabili, per troppo lavoro, (lo dicono spesso e non c'è motivo di non crederlo). I piccoli editori, al contrario, danno maggiore spazio agli esordienti ma non possono garantire vendite consistenti. E allora lo scrittore non conosciuto si trova tra due fuochi e deve scegliere: se preferire inviare alle prime e aspettare tempi biblici, o nessuna risposta, o se tentare con le seconde e sperare con maggiori probabilità.
Il consiglio che noi abbiamo fornito nelle recensioni riguarda anche questo aspetto. E in genere sono state meglio valutate quelle realtà che offrono, anche nelle loro pagine, una garanzia di attenzione.
Il resto è, come spesso accade nelle cose della vita, solo fortuna, alla quale affidarsi chiudendo gli occhi. Perché non basta il talento.
Chi lo ha, deve insistere.
Qualora egli abbia voglia di vedere il proprio libro pubblicato e non abbia ancora trovato una casa editrice, può rivolgersi all'autopubblicazione di cui diffusamente trattiamo nelle pagine di questa stessa sezione del nostro sito. Con Lulu, in particolare, è anche possibile fare stampare l'opera soltanto per sé, senza metterla in vendita e, quindi, senza che il pubblico possa acquistarla. In modo da conservare i diritti d'autore da cedere, nel caso, a un editore tradizionale.
Qualora ti occorra il nostro aiuto, vai a questa pagina.

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