Scrittorisezione di |
Valutazione della casa
editrice CEI
La casa editrice
denominata CEI,
acronimo di Comitato Elettrotecnico Italiano, ha sede a
Milano, in Lombardia.
Pubblica documenti che dettano norme sui prodotti elettrici. Abbiamo prelevato dal sito di questa organizzazione quanto segue: "Il CEI è un'Associazione senza scopo di lucro responsabile della normazione in campo elettrotecnico, elettronico e delle telecomunicazioni in ambito nazionale, con la partecipazione diretta - su mandato delle Stato Italiano - nelle organizzazioni di normazione europea (CENELEC) e mondiale (IEC). Fondato nel 1909 e riconosciuto dalla Stato Italiano e dall'Unione Europea, il CEI propone, elabora e divulga Norme che costituiscono il riferimento per la presunzione di conformità alla “regola dell’arte” di prodotti, processi e impianti elettrici. Le Norme CEI sono documenti che definiscono le norme di buona tecnica per prodotti, processi e impianti, costituendo il riferimento per la presunzione di conformità alla “regola dell’arte”." Interessante è questa offerta di collaborazione (peraltro scomparsa a una visita del 28 dicembre 2021): "Il CEFPAS – Centro per la Formazione Permanente e l'Aggiornamento del personale del Servizio sanitario di Caltanissetta RICERCA partner per sviluppare congiuntamente progetti di formazione integrata. Destinatari del presente avviso sono i soggetti in possesso dei seguenti requisiti:
"CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano via P. A. Saccardo, 9 - 20134 Milano (Italy) Centralino: 02 21.006.1 Fax: 02 21.006.210 e-mail: relazioniesterne@ceiweb.it" Si tratta di un ente che studia le norme tecniche applicabili ai prodotti elettrici da immettere in commercio. Tali da ottenere il marchio, appunto, CEI. Non ci sono indicazioni per gli autori e le loro opere, naturalmente. Il sito è stato qui recensito solamente per una questione di completezza dei nostri elenchi e non è da considerare questa recensione negativa come valutazione del lavoro che lo stesso ente svolge in Italia. Nostro giudizio La valutazione,
per
quanto detto e soltanto con riferimento ai manoscritti dei nuovi autori, è negativa.
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