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Autopubblicare un libro: il doppio canale

Il doppio canale
Chiunque abbia avuto a che fare con le case editrici, ha sperimentato risposte che tendevano a chiedere un qualche tipo di contribuzione alla pubblicazione del manoscritto. Succede persino con case editrici famose e dalle quali non ci si aspetterebbe una richiesta del genere.  Ed è nata la locuzione, quanto mai impropria e brutta, (è il caso di usare questo aggettivo che significa molto e niente, del cosiddetto "doppio canale". Ossia del comportamento ambiguo e illogico di editori che possono pubblicare senza pagamenti da parte degli autori  e, nel contempo, chiedere soldi agli esordienti soprattutto.
Significa che il rischio d'impresa è mediato dalla situazione: se si tratta di autori che possono avere un certo successo, allora la casa editrice è disposta a impegnare fondi propri, diversamente non risponde in maniera negativa a chi si propone con un manoscritto inedito, ma fa valutare all'autore se vuole partecipare acquistando copie, oppure versando denaro prima della stampa e distribuzione del libro.
Come orientarsi?
Non cambia nulla per quanto riguarda i nostri criteri di valutazione delle case editrici, come li abbiamo chiariti varie volte in queste pagine del nostro sito. Sarebbe come se si rompesse un vetro e poi si voglia considerare che, in fondo, è rotto soltanto in tre parti e non in tanti minuscoli frammenti. Ecco, la fiducia è uguale: se è rotta, non esiste più. E tra un editore e un autore occorre proprio che si sia fiducia.
Così il nostro giudizio, anche nel caso del fantomatico doppio canale, è negativo per un editore che
adotta questo tipo di approccio nei confronti degli scrittori. Perciò non si troverà negli elenchi delle case editrici che non sono a pagamento editori che, in qualche modo, chiedono contributi agli autori. Quando sappiamo del metodo di lavoro da essi utilizzato, possiamo immetterli nella zona dell'autopubblicazione. E lì si potrà leggere la nostra recensione al riguardo.
Anzi, le case editrici che utilizzano questo doppio canale, giacché meno chiare, sono da considerare peggiori di quelle che chiedono apertamente contributi.

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