Scrittorisezione di |
Valutazione
della casa editrice Babylon
Café
La casa editrice
denominata Babylon Café è un
sito che opera sulla rete.
Pubblica libri di qualsiasi genere in formato ebook. Dalla home preleviamo quanto segue: "Le Edizioni Digitali Babylon Café sono alla ricerca di nuovi talenti letterari. Hai un manoscritto nel cassetto? Inviacelo, e la nostra redazione lo valuterà al fine di una possibile pubblicazione in Ebook. Per informazioni, visita la sezione Editoria Digitale, e scrivici all'indirizzo: info:@babyloncafe.eu " Ecco cosa si dice, tra l'altro, nella pagina sui Servizi Letterari: "Se hai uno romanzo, un'antologia poetica, una raccolta di racconti o un saggio chiuso in un cassetto e vuoi vedere il tuo manoscritto pubblicato, senza sostenere esose spese di auto-pubblicazione, sottraendoti alla macchina farraginosa della distribuzione, affida le tue opere all'Editoria Digitale del Babylon Café. Pubblicheremo i tuoi scritti in formato elettronico (E-book), li promuoveremo e li diffonderemo." E già non si capisce perché definire esose le spese di autopubblicazione. Come a voler significare che qui ci sono spese non esose? Continuando a leggere nella stessa pagina vediamo che il servizio comprende anche l'editing del testo e quindi, pur volendo interpretare diversamente le parole suddette, appare chiaro come l'operazione sia a pagamento. Anche perché, poco più sotto, si parla dei proventi: "- liquidazione dei proventi: i proventi degli Ebook venduti, andranno integralmente all'autore, fatta salva una percentuale dell'1,7% sul prezzo di copertina delle copie dei libri elettronici venduti attraverso piattaforme esterne al Babylon Café (EbookYou, Amazon, ect.)." Vale a dire che Babylon Café già dovrebbe avere ricevuto qualche somma come compenso per i costi che sostiene. Ossia il pagamento del servizio. Autopubblicazione, una parola che genera spesso molti euqivoci. Ossia se si pubblica pagando o meno. E sì, perché ci sono servizi in rete che non chiedono nulla, oppure somme modestissime per stampare, con il sistema on demand, a richiesta, ogni copia venduta. Meglio o peggio ancora se si tratta di ebook per cui non esiste affatto la stampa. Dunque ci chiediamo come mai questo editore non illustri in maniera chiara quanto costerebbe il servizio che offre. Il resto, la pubblicità e la diffusione del libro elettronico per la futura vendita, sono soltanto parole se confrontate con gli indici statistici in Italia. L'ebook non parte qui da noi. Ed è molto verosimile che anche dove sia partito, poi decada. E la ragione è presto spiegata. Ma è mai possibile che per leggere un libro si debba avere a disposizione uno strumento che sia grande, più o meno, come il libro stesso? E l'elettronica? Ci vuole la corrente, oppure la batteria, ma non solo. A nessuno è mai capitato di perdere file per errori di software o di lettura-scrittura sugli archivi? No? Bene, anzi male perché chi ne ha avuto esperienza sa bene che cosa sia un libro di carta e cos'altro uno impalpabile sul quale non ci puoi scrivere una dedica, una firma, un ricordo. E noi lavoriamo nei software da una vita. Tutto già provato. Nostro giudizio Il nostro giudizio è negativo. Esiste Lulu, nel caso, che davvero non chiede nulla agli autori. Torna all'indice dell'autopubblicazione. |
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