La casa editrice denominata Atelier  ha sede a Borgomanero in provincia di Novara, in Piemonte.
Pubblica saggistica, narrativa, poesie.
Questo è ciò che ricaviamo dalla presentazione della casa editrice:

"La rivista «Atelier» ha periodicità trimestrale (marzo, giugno, settembre, dicembre) e si occupa di letteratura contemporanea. Il nome (in origine “laboratorio dove si lavora il legno”) allude a un luogo di confronto e impegno operativo, aperto alla realtà.
...
Accanto alla rivista sono sorte alcune collane, dedicate a poeti italiani (la collezione «Parsifal», cui ha fatto seguito la collana «Macadamia»), a poeti stranieri («Menard») e alla saggistica («900 e oltre»)."

Ecco cosa dicono per l'invio dei manoscritti:

"La rivista Atelier nasce dall’esperienza di un gruppo di amici che ha scoperto nella condivisione dei propri testi un potente mezzo di crescita, non soltanto letteraria, ma umana. Fedele a questa origine, la redazione leggerà tutti i testi che ci verranno inoltrati, di qualsiasi natura, siano essi contributi per la rivista (saggi, interventi, recensioni, poesie, racconti) oppure opere per la pubblicazione in volume (che ci ostiniamo a editare del tutto gratuitamente). Ogni proposta ricevuta è un implicito atto di stima, che ci lusinga. Tuttavia, considerati gli impegni e le risorse a disposizione, risponderemo soltanto nei casi che riterremo significativi. In questi casi, però, non risponderemo mai con lettere generiche predisposte a priori: preferiamo commettere qualche errore, magari venire fraintesi, piuttosto che sottrarci al confronto e all’impresa della lettura.
Indirizzi per invio dei testi:
- come allegato tramite posta elettronica all’indirizzo redazione@atelierpoesia.it
- posta ordinaria a Ass.ne Culturale Atelier - C.so Roma 168 – 28021 - Borgomanero (NO)"

Non si parla direttamente anche di romanzi, ma c'è da ritenere che siano accettati. Bene pure che si usi la posta elettronica. Non si parla di tempi per una eventuale risposta e si annuncia che ci sarebbe solo in caso di interesse per l'opera inviata.
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La redazione della casa editrice, a una nostra esplicita richiesta, ci ha risposto che accettano ed esaminano anche romanzi.
Successivamente abbiamo verificato che si tratta di un editore che propone l'acquisto di copie all'autore. Non sarebbe obbligatorio, ma dopo che si è riunito il loro consiglio di amministrazione (?), così ci è stato risposto, anche se il comitato di lettura aveva espresso un giudizio positivo su un manoscritto inviato, che il parere era negativo.

Nostro giudizio
La valutazione, per tutto quanto detto sopra, è negativa.
Non si capisce il motivo per cui alcuni editori si debbano nascondere, fino alla noia, per non farsi riconoscere come editori che chiedono, in un  modo o in un altro , un contributo all'autore. Non si potrebbe essere chiari fin da subito? Senza far perdere tempo a chi non intende né contribuire, né comprare i propri libri?

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