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Scrivere e pubblicare un libro: tre tipologie di file

Come archiviare il file del manoscritto
E' interessante sapere come bisogna archiviare il file del manoscritto per poterlo inviare alle case editrici. Questo al momento in cui ci si vuole proporre con la propria opera. Difatti non tutte, fra quelle che accettano invii tramite email, desiderano subito l'intero scritto. Talora vogliono, in un primo momento, soltanto un capitolo e, alcune, circa cinquanta pagine. Tutto ciò lo abbiamo sperimentato leggendo, nella rete, le migliaia di siti di editori dei quali abbiamo indicato indirizzi e valutata l'utilità per gli scrittori.
Dopo aver corretto lo scritto, per non perdere troppo tempo al momento opportuno, si possono seguire, pertanto, queste informazioni sull'archiviazione di almeno tre tipi di file:
  • qualora si sia usato il modello di cui abbiamo spesso parlato in questa pagine, peraltro scaricabile da questo stesso nostro sito (c'è un link nell'indice sugli aiuti), si dovranno tagliare dal manoscritto tutti i capitoli tranne il primo, quello che molte case editrici desiderano leggere inizialmente. Non è opportuno fare un copia e incolla perché si perderebbero varie caratteristiche del modello stesso. L'operazione, dunque, si può attuare facendo il contrario, ossia archiviando il file del manoscritto intero aggiungendo al nome, per esempio "primo_capitolo", e poi provvedendo a cancellare i capitoli che vanno dal secondo alla fine. Quindi si salverà di nuovo mantenendo lo stesso nome, in modo che il file precedente sarà sovrascritto con il file che contenga il solo primo capitolo;
  • lo stesso discorso vale per archiviare un file che contenga circa cinquanta pagine, come richiedono altre case editrici. Ossia si archivia il file aggiungendo al nome "cinquanta_pagine" e poi si procederà come detto sopra, cioè cancellando le restanti pagine e salvando di nuovo il file, sovrascrivendo il precedente.
Per evitare confusioni, si consiglia di avere sempre due copie del file intero, uno sul computer e un altro, per esempio, su una penna usb esterna. Qualora ci siano problemi da una parte, è auspicabile che non succeda lo stesso altrove.
Si può archiviare il file in due modi diversi. E questo dipende ancora una volta, dalle case editrici:
  • come file di Word, possibilmente in formato .doc;
  • come file pdf, usando un software gratuito che trasformi il doc, appunto, in pdf. Ma per questa seconda opzione occorre davvero poco, come si dice in un'altra pagina.
Altre informazioni e approfondimenti al riguardo le potrai trovare nell'indice di cui al link in basso a questa pagina.
Qualora desideri, a tale proposito, una consulenza, vai a questa pagina dei contatti e chiedici ciò che ti occorre. Ti risponderemo entro un paio di giorni.

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