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Scrivere e pubblicare un libro: le ripetute letture del testo

Un metodo per correggere da soli  il testo
Chi vuol correggere da sé il testo di un proprio manoscritto, non deve far altro che affidarsi a un metodo sperimentato da molti scrittori: rileggere più volte, ma considerando aspetti differenti a ogni rilettura. In realtà questo sistema prevede che ci sia una fase di riposo per lavare la mente di ciò che possa essere ancora rimasto impressionato in essa. Ossia è necessario che ogni lettura avvenga a distanza di molti giorni, se non di mesi, dalla precedente revisione.
Questo fattore implica che ci sia una perdita di tempo che, talora, può essere importante per la pubblicazione del libro. Ma vediamo come procedere senza tener conto di questo fatto. Indispensabile che passino almeno delle settimane fra una lettura e l'altra.
A ogni lettura bisogna affidare una tipologia di correzioni, questo per non appesantire il lavoro e far restare concentrati su alcuni determinati aspetti dell'operazione, diversamente si salterebbero certamente parti errate:
  1. una prima lettura può servire a eliminare tutti i refusi, gli errori di battitura, le punteggiature, gli accenti, gli spazi. Insomma va raffinato il lavoro che già il programma di scrittura, in particolare Word, può fare in maniera automatica. In questo caso non tutto è, però, possibile, perciò occorre una rilettura del testo;
  2. la seconda fase della correzione del manoscritto deve riguardare la grammatica e soltanto ciò che con essa è connesso. Perciò i soggetti, i verbi, gli aggettivi, i pronomi, gli avverbi e altro di questo genere, senza interessarsi della costruzione della frase;
  3. la terza lettura dovrà, invece, rilevare errori di sintassi, perciò la coerenza formale del periodo e la modifica di verbi, soprattutto con riferimento ai tempi e alla consequenzialità degli stessi;
  4. con la quarta lettura si vedranno le modifiche da apportare allo stile adottato. Per esempio sarebbe errore parlare talora in terza persona e poi in prima, oppure fare troppo uso di domande che non siano dentro dialoghi, oppure abbondare di aggettivi o di periodi troppo lunghi. I periodi oscuri vanno opportunamente rimodulati per renderli chiari anche al lettore;
  5. l'ultima lettura riguarderà il contenuto del testo, cioè se ci sia coerenza nella storia raccontata o nei capitoli del saggio, se si tratta di scritti scientifici. Questa lettura è anche quella che richiede la maggiore cura. Per correggere gli altri tipi di errori, probabilmente, sono adatti anche persone terze che non siano esperte nella materia.
Come si potrà notare, la fase di correzione del testo non è così banale come si potrebbe credere e, oltre che faticosa, prende troppe energie psichiche all'autore la cui opera, spesso, è concentrata sul momento creativo e basta. E' l'unica spiegazione per cui anche scrittori famosi hanno avuto tagli e modifiche ai loro lavori da parte di chi abbia curato l'editing.
Qualora desideri, a tale proposito, una consulenza, vai a questa pagina dei contatti e chiedici ciò che ti occorre. Ti risponderemo entro un paio di giorni.

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