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Come impaginare un dattiloscritto
Se si usa un sistema di scrittura digitale, sarà anche possibile impostare un certo modello d'impaginazione del testo. Cioè tutte quelle caratteristiche in automatico che fanno di un dattiloscritto un libro, (almeno per il suo aspetto esteriore), anche se non ancora stampato. L'utilità di uno schema è importante, per esempio, per controllare quante pagine si scrivono, quante righe ci siano per ogni pagina e anche quanti caratteri per riga. In definitiva occorre sapere che cosa si intenda per cartella editoriale e, pertanto, come impostare, a tale proposito ma non soltanto, il modello del nostro dattiloscritto. L'operazione è facile se si conoscono le opzioni che offre il sistema di scrittura, per esempio Word, in caso contrario bisogna affidarsi a un modello già precompilato ed esistente. In questo caso si potrà scaricare, offerto del tutto gratuitamente ai visitatori di questo sito, il nostro modello, come anche in altre pagine di questa sezione dedicata agli scrittori suggeriamo. Riassumiamo le principali caratteristiche di un modello di scrittura. Con esso si possono stabilire:
Un tale modello è indispensabile per chi deve autopubblicare il libro ma anche per chi vuole inviare, per esempio a una casa editrice, un testo ben presentabile. Inoltre ci sarà un aiuto evidente nel comporre l'opera, in modo da avere sotto controllo tutto ciò che si organizza durante la scrittura. Per esempio la lunghezza della pagina (2000 caratteri circa come cartella editoriale), e del capitolo (per esempio 15 pagine), oltre che dell'intero libro (per esempio un romanzo di 300 cartelle editoriali). Ma poi, perché non utilizzare ciò che la macchina può fare per noi senza alcuno sforzo? Qualora desideri, a tale proposito, una consulenza, vai a questa pagina dei contatti e chiedici ciò che ti occorre. Ti risponderemo molto presto. Torna all'indice degli aiuti. |
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