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Scrivere e pubblicare un libro: impaginare e formattare

Un manoscritto da far pubblicare come libro può anche essere scritto, inizialmente, senza alcuna formattazione del testo. E, magari, accingersi a elaborarlo in questo senso alla fine. Ma non è consigliabile perché si perde di vista la lunghezza delle parti, dei capitoli, e si corre anche il rischio di essere, in alcuni casi, troppo brevi nell'esposizione, o nel racconto, e in altri eccessivamente lunghi.
Per tale ragione è molto meglio provvedere a formattare un dattiloscritto proprio prima di cominciare, con un modello in cui digitare i periodi, oppure con l'intervento sul programma di scrittura, che in genere è Word. Si può scaricare il nostro modello, oppure crearsene uno da sé, se si è in grado di farlo. Quelli già organizzati dall'editor sono piuttosto miseri e non tengono conto di varie opzioni che fanno del libro una composizione di una certa eleganza.
Per esempio, occorrerebbe che il manoscritto avesse:
  • il titolo che appaia in automatico sull'intestazione di ogni pagina di numero pari;
  • il titolo del capitolo nella pagina di numero dispari;
  • la numerazione delle pagine, escludendo quella iniziale di ogni capitolo;
  • i margini diversi per pagina pari e pagina dispari;
  • l'intestazione e il pie' di pagina organizzati come spazi e informazioni;
  • le note a pie' di pagina (soprattutto nei saggi e nelle ricerche di carattere scientifico);
  • un adeguato indice alla fine dei romanzi o un sommario all'inizio dei saggi;
  • tutte le pagine iniziali del testo con il titolo, la dedica (eventuale), le pagine bianche per lasciare le scritte sempre sulla destra del libro (pagina dispari);
  • gli inizi di ogni capitolo sulla pagina dispari (quella di destra del libro);
  • gli eventuali spazi interni per la rilegatura;
  • i caratteri di una adeguata grandezza per i titoli e per il testo;
  • una certa distanza tra i titoli e il testo;
  • un certo numero di caratteri per riga;
  • una certa distanza tra le righe e un certo numero di righe per pagina.
Insomma occorre una buona presentazione dell'opera che, anche se non del tutto pronta per la stampa, almeno in grado di offrirsi tecnicamente ben impostata a chi deve leggerla e giudicarla per una eventuale pubblicazione. Ciò è molto importante e produce una buona impressione di professionalità. Viceversa, nel caso dell'autopubblicazione e quando non esiste un correttore di bozze, occorre che il libro sia del tutto privo di imperfezioni.
Che ne diresti se avessi cinquanta copie o più tutte con lo stesso refuso? Ti pentiresti amaramente di non aver avuto pazienza a correggere prima. E sempre che un autore abbia a disposizione altri che riescano a scovare gli errori che lui non vede, perché ha nella mente la forma corretta.
Ecco, allora, che potrebbe esserti d'aiuto il nostro servizio, questa volta a pagamento, per venirti incontro e risolvere i problemi, in questo caso, d'impaginazione del testo o della sua formattazione. Se desideri ciò, vai a questa pagina dei contatti e chiedici ciò che ti occorre. Ti risponderemo molto presto.

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