Nona giornata - Introduzione
Incomincia la nona giornata nella quale sotto il reggimento d'Emilia, si ragiona ciascuno secondo che gli piace e di quello che più gli aggrada.
Essi eran tutti di frondi di quercia inghirlandati, con le mani piene o d'erbe odorifere o di fiori; e chi scontrati gli avesse, niun'altra cosa avrebbe potuto dire se non: - O costor non saranno dalla morte vinti, o ella gli ucciderà lieti -. Così adunque, piede innanzi piede venendosene, cantando e cianciando e motteggiando, pervennero al palagio, do ve ogni cosa ordinatamente disposta e li lor famigliari lieti e festeggianti trovarono. Quivi riposatisi alquanto, non prima a tavola andarono che sei canzonette, più lieta l'una che l'altra, da'giovani e dalle donne cantate furono; appresso alle quali, data l'acqua alle mani, tutti secondo il piacer . della reina gli mise il siniscalco a tavola, dove le vivande . venute, allegri tutti mangiarono; e da quello levati, al carolare e al sonare si dierono per alquanto spazio, e poi, co mandandolo la reina, chi volle s'andò a riposare. Ma già l'ora usitata venuta, ciascuno nel luogo usato s'adunò a ragionare; dove la reina, a Filomena guardando, disse che principio desse alle novelle del presente giorno, la qual sorridendo cominciò in questa guisa. |
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