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Chi si accinge a
sviluppare un progetto di qualsiasi
natura architettonica avrà sempre di fronte gli stessi problemi
da risolvere. Allora bisogna in primo luogo precisare a chi è destinato
l'uso della struttura da costruire, a quante persone, a quali funzioni
e con che tipo di gestione. Gli spazi sono da commisurare al numero
degli
utenti: un corridoio attraversato da una persona per volta può essere
ampio 80 cm., ma se deve servire due persone contemporaneamente
(piccoli
uffici) occorre di cm.120.
I servizi igienici per una
scuola vanno studiati
in base agli alunni che la frequenteranno, divisi nei tipi per uomini e
donne ed anche con una tipologia per disabili (come, peraltro,
prescrive
la legge riportata nel nostro sito).
Il primo passo da compiere è
quello di
eliminare errori grossolani dalla proposta progettuale, molto più
importante che produrre un'idea particolarmente originale.
Tecnicamente si
può iniziare lo schizzo (che
traduce la nostra idea) dalla pianta tipo, oppure dalla sezione, o
ancora
dal prospetto principale. Questi ultimi due casi sono molto più
difficili da impostare per le innumerevoli problematiche che
sorgerebbero
quando si passa, poi, alla definizione degli spazi interni. Solo chi è
molto allenato e con grande senso dello spazio può partire dalla
sezione o dal prospetto: è molto più semplice studiare una
pianta e collegare con precisione gli spazi tra loro.
Quando sono finite tutte le
piante si può
passare ai fronti che possono essere anche in parte modificati rispetto
alla letterale traduzione in alzato delle piante appena schizzate. E,
quindi,
si ritorna a limare queste pensando anche alla sezione che non sia una
banale rappresentazione di ciò che già è chiaro. La
sezione, e qui si vede l'abilità del progettista, deve essere
articolata
in quanto è l'immagine dello spazio verticale dell'edificio. Sarebbe
molto raffinato un progetto che preveda piani sfalsati visibili,
appunto
solo con la sezione, ancor più se si tratta di un intervento di
recupero o di ristrutturazione.
Caratteristiche
del progetto |
Quando il
prodotto appare soddisfacente è
tempo di mettere mano ai particolari. I gardini, le ringhiere, i
cornicioni,
le grondaie, gli infissi, gli ingressi, i colori, l'arredo esterno, le
finiture di ogni genere qualificano, insieme all'articolazione degli
spazi,
l'intero progetto e lo rendono personale. Non è lecito accostare
stili differenti, forme non uniformi almeno per la loro ideazione,
colori
troppo appariscenti (a meno che non abbiano un determinato scopo),
elementi
stridenti tra loro. La cura dei particolari è importante, a questo
punto, come quella della distribuzione interna o della parte
strutturale.
Anzi, sarebbe molto affascinante se si potesse ottenere un risultato
coerente
tra spazi, struttura e particolari. Senza eccedere nello scegliere
prodotti
dal costo eccessivo: non sempre corrisponde grande qualità al prezzo
pagato. Nei lavori di restauro è necessario servirsi di elementi
di produzione artigianale, molto più umani e meno freddi di ciò
che proviene dall'industria.
Appare anche
logico che i materiali siano accostati
secondo la loro natura ed il loro valore: non avrebbe senso una
maniglia
laminata d'oro in una porta di compensato o sanitari classicheggianti
in
un bagno rivestito con piastrelle colorate vivacemente. Questo non
significa
che si debbano usare ovunque le stesse tipologie: può andare benissimo
pavimentare l'ingresso con elementi in cotto ed il soggiorno in legno.
L'importante e che si usi la cura necessaria perchè i colori, le
forme, i tipi, non siano tra di loro molto lontani nella storia e nella
filosofia. Se si usa un principio materico (mettendo in risalto la
materia
più della forma, bisogna procedere in tal senso almeno negli ambienti
vicini o similari). Viceversa se si sceglie il principio geometrico
(che
voglia mettere in risalto le forme ed i colori astratti) non si può
comodamente invertire la scelta senza rendersene conto. Solo a chi è
ben esperto di queste due tipologie progettuali è consentito di
accostarle con gusto.
I costi di un
qualunque intervento edilizio dipendono
dal tipo di progetto che si porta avanti. Ma bisogna sempre tener conto
che un buon progettista può far risparmiare anche la metà
dei costi finali, non solo con la scelta oculata degli spazi e dei
materiali,
ma anche con le giuste procedure costruttive e con saggi calcoli
strutturali.
Talora, invece, molti
committenti pensano bene
di poter iniziare a risparmiare proprio dal tecnico sceglienmdo coloro
che, probabilmente per la modica stima che hanno di loro stessi,
chiedono
onorari anch'essi apparentemente modici, ma pesantemente costosi sul
risultato
della costruzione.
A questi committenti si può
solo consigliare
di informarsi bene sui prodotti che hanno sfornato i tecnici che
vorrebbero
scegliere confrontandoli con ciò che, oggi anche sulla rete, è
possibile consultare.
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