Come fare
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Come fare una convenzione
(pagina 2 - approfondimenti)
Parti e argomenti della scheda:
 Introduzione 
 Come iniziare 
 Descrizione dell'incarico 
 Dati tecnici e pagamenti 
 Conclusioni
Pagina di approfondimenti sul tema della convenzione scritta fra un professionista e un privato.
 
Un consiglio: 
Vedi anche lo schema di convenzione redatto nella pagina 1 della stessa sezione di come fare.
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Introduzione
La convenzione tra un cliente privato ed un professionista non è necessaria per legge, come nel caso di un ente pubblico, ma è buona norma che sia firmata. Possono essere fatte valere le proprie ragioni da ognuna delle parti quando esiste un documento scritto, altrimenti tutto può diventare complicato e chi è in buona fede potrebbe anche soccombere (e pagare le spese legali). Ma questo tipo di contratto serve anche a stabilire particolari condizioni che, nel caso subentri un nuovo cliente, per vendita, per eredità del bene o per altri motivi, possono essere fatte valere. 
 
Come iniziare
Sarebbe bene usare un foglio con i margini, come la cata bollata o il foglio protocollo, ma è anche possibile scrivere con un programma per computer che formatti il tutto, corregga, sottolinei, aumenti il corpo dei caratteri o riduca o, ancora, marchi in grassetto. Non esistono delle regole particolari o delle modalità prescritte: l'importante è che siano chiari i patti e che la forma sia quanto più possibile legittima. Pertanto non è lecito usare matite o penne cancellabili, nè far dubitare di aggiunte successive: evitare fogli separati e se necessario timbrarli nell'unione e firmarli tutti. 
Con le idee chiare su come procedere si può iniziare a stilare una convenzione: nulla vieta che venga corretta (e poi riscritta) fino a corrispondere ai desideri di entrambe le parti. 
Qualora ne hai bisogno puoi anche rivolgerti direttamente a noi in questo modulo di richiesta.

 
Descrizione dell'incarico
La descrizione precisa dell'incarico è importante in quanto all'inizio pare che tutto vada per il verso giusto e che non esistano motivi di contestazione. Ma la pratica insegna che, quello che appare logico o pacifico, poi si trasformi in mille problemi anche perchè, non sempre, il cliente ed il tecnico usano un linguaggio con significati identici per ciascuno di essi. Dunque bisogna anche usare parole e frasi che non  lascino adito ad interpretazioni diverse o contrastanti: qualora il cliente possa essere indotto in errore bisogna spiegargli le norme al riguardo, se esistono, o gli usi ai quali ci si riferisce (meglio ancora se citati nella convenzione). Si adoperino sinomini di più facile comprensione se i termini tecnici sono meno intelligibili. 
Talora, anche se potrebbe sembrare pleonastico, vanno dichiarate anche le prestazioni escluse dall'incarico (ad esempio: verifica sismica con calcoli e disegni esecutivi di cantiere, escluso il collaudo delle opere).

Dati tecnici e pagamenti
I dati tecnici che non devono mancare nella convenzione riguardano principalmente le caratteristiche dell'intervento ed i compensi professionali.  
Nel primo caso, seppure non sempre è possibile stabilire con estrema precisione misure, volumi, costi, è necessario almeno fissare gli elementi essenziali o quelli che il cliente ritiene irrinunciabili. Il professionista potrà determinare gli ambiti di validità del contratto, ma in tutti i casi bisogna precisare gli estremi entro i quali debba agire la convenzione. 
Nel secondo caso, diversamente, per gli onorari, vi può essere maggiore precisione sia perchè si può stabilire una percentuale sui costi finali ritenendo acconti i versamenti fino al saldo, sia perchè ci si può accordare anche in maniera forfettaria sul compenso. 
Non si dimentichi di fissare anche il rimborso delle spese: come pagarle, come valutarle. 
Si consiglia al cliente privato di far stabilire con precisione l'ammontare della parcella: ciò eviterà sicuramente problemi quando bisogna pagare il conto. Meglio ancora se vengono anche stabilite le rate e l'ammontare con riferimento a precise e inconfutabili circostanze, come può essere la consegna del progetto definitivo per un acconto e la data del collaudo per il saldo. 
Al tecnico, invece, si consiglia di stabilire i termini del proprio lavoro per evitare che un fabbricato poi venga richiesto con un piano più alto, alle stesse condizioni per il compenso, più soluzioni non siano riconosciute come prestazioni separate, ecc. 
Non si dimentichi di stabilire, anche se lo prevede la legge, che il contributo per la cassa nazionale e l'IVA sono da calcolarsi a parte sull'onorario netto.

 
Conclusioni
La convenzione è la prima prova, per il tecnico, di aver ricevuto un incarico e la conferma, per il privato di averlo conferito.  
Il tecnico progettista, l'architetto, l'ingegnere, il geometra, il perito, sono più vulnerabili di altri professionisti in quanto, ad esempio, l'avvocato per procedere in una causa deve avere il mandato sull'atto firmato dal cliente. Sarebbe opportuno che, con una legge, venisse stabilito una sorta di mandato necessario anche per la presentazione di un progetto al Comune. Invece talora, quando non si ottiene l'approvazione per una costruzione, quando un edificio valutato poi non viene venduto, quando al cliente pare che l'intervento del professionista non abbia prodotto utilità, qualcuno ritiene opportuno anche che non pagare sia la soluzione migliore. La cattiveria umana troppo spesso si mostra in tutta la sua meschinità e questo lo scrivo amaramente mentre guardo il mio cane che da giorni è accovacciato sul davanzale della finestra del mio studio ed anche se non mi guarda mi sente vicino. 
E' meglio evitare qualunque tipo di discussione o di controversia, fin quanto è possibile: verba volant, scripta manent (dicevano giustamente i latini). La cui traduzione libera è: le parole se le porta il vento, gli scritti restano.

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