Giurisprudenza
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Edilizia - Abusi, violazioni, reati, condono e sanatoria
(Sentenze pronunciate nell'anno 2012 della Cassazione, del Consiglio di Stato e del TAR)
 Parti e argomenti della scheda: 
I giudici si pronunciano, con queste massime dell'anno 2012, sui vari casi di abusi edilizi, sui reati, sulle violazioni anche urbanistiche e della pubblica amministrazione o delle persone interessate al processo edilizio, e sulle possibili sanatorie.
  1. Diniego di sanatoria
  2. Convenzione urbanistica, alloggi, violazione, giurisdizione
  3. Lottizzazione abusiva, edificazione, campeggio, elemento psicologico
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  1. Diniego di sanatoria. È legittimo, ex art. 51, l. reg. Puglia n. 56/1980, il diniego di sanatoria per abusi edilizi realizzati entro la fascia costiera di trecento metri, a nulla valendo la previsione di piani diretti al recupero degli insediamenti abitativi, giacché non è possibile formare, ex art. 33, l. n. 47/1985, varianti per le opere non suscettibili di sanatoria.  Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 13 aprile 2012 n.2116
  2. Convenzione urbanistica, alloggi, violazione, giurisdizione. Le convenzioni urbanistiche rientrano nella categoria degli accordi procedimentali integrativi di provvedimenti amministrativi ex art. 11, L. n. 241/1990, con conseguente giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, anche con riferimento alla loro corretta esecuzione.
    Ciò vale anche per i giudizi pendenti, poiché, ai sensi dell’art. 5 c.p.c., non può essere ritenuto sussistente il difetto di giurisdizione, laddove l’attribuzione di quest’ultima intervenga (in favore di giudice che originariamente ne era privo) in corso di causa, e quindi in momento successivo alla proposizione della domanda. 
    Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 02 febbraio 2012 n.616
  3. Lottizzazione abusiva, edificazione, campeggio, elemento psicologico. Costituisce lesione del monopolio pubblico alla programmazione urbanistica e dunque reato di lottizzazione abusiva l'illecito insediamento residenziale, in una zona non adeguatamente urbanizzata, realizzato da un soggetto il quale, usufruendo di una piazzuola per posizionare una roulotte, abbia a poco a poco modificato la zona a vocazione agricola costruendo abusivamente sulla piazzuola prima un piccolo fabbricato smontabile ed, indi, un vero manufatto.
    Va comunque valutato, nell'esame della posizione dell'agente, anche l'elemento psicologico, per poter decidere sulla legittimità del sequestro conservativo gravante sull'immobile ritenuto frutto del reato. Riferimenti normativi: art. 18, L. n. 47/1985. 
    Cassazione penale, sezione III, sentenza 10 gennaio 2012 n.159 

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