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Il
rigurgito della fogna condominiale, che causa danni al conduttore di
un'unità
immobiliare ubicata il condominio, non legittima quest'ultimo a non
pagare i
canoni o ad agire direttamente contro il proprietario dell'immobile. La
Legge
n. 392 del 1978, all'articolo 9, pone a carico del conduttore lo spurgo
di
pozzi neri e latrine. Esso è applicabile anche alle locazioni non
abitative, stante
il richiamo di cui all'articolo 41, comma 1, della legge stessa. Al
conduttore, pertanto, è imputabile il non aver agito contro il
condominio per tutelare il suo diritto di godimento, come consentito
dall'articolo 1585 c.c., comma 2. Cassazione
civile sezione III sentenza 18 ottobre 2012 n. 17892
- Condominio,
acqua, infiltrazioni, danni, risarcimento, canoni affitto.
Quando
le
infiltrazioni di acqua in un appartamento derivano dall’omessa
manutenzione
ordinaria che spetta al condominio, questi deve risarcire i relativi
danni.
Oltre al rimborso delle spese di risistemazione, il proprietario
dell’appartamento vanta anche il diritto a vedersi rimborsati i canoni
sostenuti per la locazione dell’immobile ove si era dovuto trasferire
nel
periodo in cui sul proprio appartamento si svolgevano le opere di
riparazione. Cassazione
civile sezione II sentenza 19 aprile 2012 n. 6128
-
Lesioni,
grata condominiale, responsabilità oggettiva, nesso eziologico, prova. La
norma
dell'art. 2051 cod. civ., che stabilisce il principio della
responsabilità per
le cose in custodia, non dispensa il danneggiato dall'onere di provare
il nesso
causale tra queste ultime e il danno, ossia di dimostrare che l'evento
si è
prodotto come conseguenza normale della particolare condizione,
potenzialmente
lesiva, posseduta dalla cosa.
L'attore che agisce per il riconoscimento del danno ha, quindi, l'onere
di
provare l'esistenza del rapporto eziologico tra la cosa e l'evento
lesivo e il
convenuto ha l'onere della prova del caso fortuito. Cassazione
civile sezione VI sottosezione 3 sentenza 16 aprile 2012 n. 5977
- Condomini,
responsabilità pro quota, solidarietà, titolo esecutivo, notifica.
La
responsabilità del singolo condomino è solo parziale in proporzione
alla
propria quota, anche nei rapporti esterni. Tuttavia, qualora si ritenga
di
voler far valere il titolo esecutivo, ottenuto contro il condominio,
anche nei
confronti del singolo condomino, bisogna necessariamente notificare a
quest'ultimo anche il titolo esecutivo, in quanto, se una nuova
notificazione
del titolo esecutivo non occorre per il destinatario diretto del
decreto
monitorio nell'ipotesi di cui all'art. 654 co.2 c.p.c., detta
notificazione è
invece necessaria qualora si intenda agire contro soggetto, non
indicato
nell'ingiunzione, per la pretesa sua qualità di obbligato solidale.
Cassazione
civile sez III sentenza 30 gennaio 2012 n. 1289
- Condominio,
infiltrazioni, acqua, appartamento, tubazioni, responsabilità. Nel
caso
in cui le infiltrazioni di acqua all'interno di un appartamento
provengano da
una braga che funga da raccordo tra le tubazioni di scarico verticale e
le
diramazioni dei singoli appartamenti, e per di più indipendentemente
dall'utilizzo degli scarichi nei singoli appartamenti, sorge in capo al
condominio una obbligazione risarcitoria in favore dei proprietari
dell'appartamento colpito da umidità ed infiltrazioni di acqua.
Cassazione
civile sezione II ordinanza 19 gennaio 2012 n. 778
- Va
escluso il reato di disturbo della quiete pubblica se il rumore
eccessivo causa
un fastidio di limitato raggio d'azione.
Va
escluso il reato di disturbo della quiete pubblica se il rumore
eccessivo causa
un fastidio di limitato raggio d'azione: l'articolo 659 c.p. vieta
infatti solo
rumori e schiamazzi che incidono sulla tranquillità pubblica. L'evento
di
disturbo deve avere la potenzialità di essere "risentito" da un
numero indeterminato di persone anche se soltanto alcune se ne
lamentano. (Nel
caso di specie, in cui il rumore eccessivo di un condizionatore veniva
sentito
dagli abitanti di un solo appartamento e non da altri condomini, può
essere
ipotizzato al massimo un illecito civile). Cassazione
penale sezione I penale sentenza 11 gennaio 2012 n. 270
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