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Amministratore,
condominio, compensi, recesso ad nutum, incasso, ricevuta. L’incarico
di amministratore, ai sensi dell’art. 1129 c.c. è intuitu personae,
revocabile
ad nutum, pur in assenza di giustificati motivi. Ne consegue che
l'amministratore che abbia indebitamente trattenuto le
somme a
lui versate quale corrispettivo annuale di gestione dal condominio,
all'atto
dell'anticipata cessazione dell'incarico deve restituirla a
quest'ultimo,
perché avrebbe dovuto percepire una somma relativa ai mesi di incarico
effettivo di amministratore. Vale a dimostrare la sua responsabilità la
semplice ricevuta di pagamento, anche se mancante nei documenti
contabili della
gestione una specifica fattura, in quanto tale somma deve per puro
criterio
matematico risultare quale avanzo di cassa e come tale deve essere
consegnata
al nuovo amministratore che rileva la gestione. Cassazione
civile sezione II sentenza 30 ottobre 2012 n. 18667
- Appropriazione
indebita, importo esiguo, sussistenza reato. È
responsabile
del reato di appropriazione indebita l'amministratrice di un condominio
che si
appropri indebitamente del denaro depositato nel conto corrente del
condominio
stesso, a nulla rilevando l'esiguità dell'ammanco, perché anche un
minimo
importo può configurare un'ipotesi appropriativa. Cassazione
penale sez. VI sentenza 05.10.2011 n. 36022
- Condominio,
amministratore, legittimazione passiva, giudizio, litisconsorzio. Ai
sensi
dell'art. 1131 c.c., co. 2, la legittimazione passiva
dell'amministratore del
condominio a resistere in giudizio non incontra limiti:
l'amministratore ha il
solo obbligo, di mera rilevanza interna e non incidente sui suoi poteri
rappresentativi processuali, di riferire all'assemblea e la sua
presenza in
giudizio esclude la necessità del litisconsorzio nei confronti di tutti
i
condomini. Cassazione
civile sezione II sentenza 04 ottobre 2012 n. 16901
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Condominio,
amministratore nuovo, spese, approvazione, rendiconto. Il
nuovo
amministratore di un condominio, se non autorizzato dai partecipanti
alla
comunione, non ha il potere di approvare incassi e spese condominiali
risultanti dai prospetti sintetici consegnatigli dal precedente
amministratore
e pertanto l'accettazione di tali documenti non costituisce prova
idonea del
debito nei confronti di quest'ultimo da parte dei condomini per
l'importo
corrispondente al disavanzo tra le rispettive poste contabili,
spettando invece
all'assemblea stessa approvare il conto consuntivo, onde confrontarlo
con il
preventivo, ovvero valutare l'opportunità delle spese affrontate
d'iniziativa
dell'amministratore. Cassazione
civile sezione II sentenza 28 maggio 2012 n. 8498
- Condominio,
appropriazione indebita, amministratore, reato, cassa. In
tema
di appropriazione indebita commessa da un amministratore condominiale,
il
delitto si consuma non già con riguardo all’accertamento dei singoli
fatti di
appropriazione, bensì con riferimento all’atto della consegna della
cassa al
nuovo amministratore. Cassazione
penale sezione II sentenza 17 maggio 2012 n. 18864
- L'Amministratore
è responsabile nei confronti del condominio amministrato, per il danno
derivante da costi maggiori rispetto a quelli deliberati in assemblea
condominiale per l'ispezione delle canne fumarie.
L'art.
1130, n. 1, c.c., fa obbligo all'amministratore di condominio di
eseguire le
deliberazioni dell'assemblea, sicché egli deve ritenersi autonomamente
legittimato a resistere nelle conseguenti controversie, ai sensi del
primo
comma del successivo articolo 1131 c.c., il quale, nei limiti delle
attribuzioni stabilite dall'articolo precedente o dei maggiori poteri
conferitigli dal regolamento di condominio o dall'assemblea, riconosce
all'amministratore la rappresentanza dei partecipanti. E' stata così
assata,
parzialmente e con rinvio, una sentenza della Corte d'Appello di Milano
in tema
di responsabilità dell'amministratore condominiale nei confronti del
condominio
amministrato, per il danno derivante da costi maggiori rispetto a
quelli
deliberati in assemblea condominiale per l'ispezione delle canne
fumarie. Cassazione
civile sezione II sentenza 11 maggio 2012 n. 7401
- Condominio,
amministratore, conto corrente, obbligatorietà.
Nell'ambito
del normale rapporto, l'amministratore deve aprire un conto corrente
per il
condominio, e comunque deve darne informativa o esserne implicitamente
autorizzato. Questo al fine di evitare confusione tra il patrimonio del
condominio e quello personale dell’amministratore. Cassazione
civile sezione I sentenza 10 maggio 2012 n. 7162
- Amministratore -
Falsità. Non
integra il delitto di falsità in scrittura privata (art. 485 cod.
pen.), né
altre ipotesi di falso documentale, la condotta di colui che, in
qualità di
amministratore di un condominio ed in rappresentanza di esso, produca,
in sede
di giudizio civile, una copia del verbale di assemblea condominiale,
difforme
dall'originale - per la rimozione di un capoverso e per l'aggiunta di
altro
capoverso - non firmata e non autenticata e presentata come copia e non
come
originale, considerato che la copia, pur avendo la funzione di assumere
l'apparenza dell'originale, mantiene, tuttavia, la sua natura di mera
riproduzione e non può acquisire una valenza probatoria equiparabile a
quella
del documento originale, se non attraverso l'attestazione di conformità
legalmente appostavi. Cassazione
penale sezione V sentenza 13 marzo 2012 n. 9608
- Condominio,
amministratore, pagamento, contributi, condomini, legittimazione. Nell'ambito
del condominio, l'amministratore può validamente richiedere il rimborso
delle
spese ovvero il pagamento dei contributi solo dopo aver ricevuto la
legittimazione da parte dell’assemblea e la relativa approvazione su
regolamento, tabelle e voci di spesa. Cassazione
civile sezione II sentenza 27 gennaio 2012 n. 1224
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